Il miracolo Papa Luciani, guarì una bambina in condizioni disperate, sarà Beato.

Papa Francesco ha autorizzato la Congregazione delle Cause dei Santi a promulgare il decreto sulla guarigione miracolosa attribuita all’intercessione di Giovanni Paolo I.

“Durante l’Udienza concessa a Sua Eminenza Reverendissima il Signor Cardinale Marcello Semeraro, Prefetto della Congregazione delle Cause dei Santi, il Sommo Pontefice ha autorizzato la medesima Congregazione a promulgare (tra gli altri) il Decreto riguardante il miracolo attribuito all’intercessione del Venerabile Servo di Dio Giovanni Paolo I (Albino Luciani), Sommo Pontefice; nato il 17 ottobre 1912 a Forno di Canale, (oggi Canale d’Agordo, Italia) e morto il 28 settembre 1978 nel Palazzo Apostolico (Stato della Città del Vaticano).”

La foto, della Fondazione Papa Luciani di Canale d’Agordo Onlus, è dell’agosto 2003 e ritrae, con Papa Luciani, il Vescovo della Diocesi di Belluno- Feltre, Mons. Vincenzo Savio e l’allora Sindaco di Canale d’Agordo, Flavio Colcergnan

Il miracolo, avvenuto in Argentina una decina di anni fa, si riferisce alla guarigione di una bambina undicenne affetta, come comunicato dalla Congregazione, da “grave encefalopatia infiammatoria acuta, stato di male epilettico refrattario maligno, shock settico” e ormai in fin di vita Era stato il parroco della parrocchia a cui apparteneva l’ospedale a prendere l’iniziativa L’iniziativa di invocare Papa Luciani .

Ora non resta che attendere la data della Beatificazione.

Il commento del direttore della Fondazione Papa Luciani di Canale d’Agordo Onlus, dott. Loris Serafini:

“Accolgo con grandissima gioia la notizia che è giunta dalla Sala Stampa Vaticana.
Quanto sognato nel lontano 2002 dall’allora vescovo di Belluno-Feltre Vincenzo Savio si sta finalmente avverando. L’amatissimo mons. Savio voleva proporre la figura di Albino Luciani come esempio di santità ordinaria per la propria Diocesi e per la Chiesa universale, valorizzando la vita e l’insegnamento del semplice sacerdote di Canale d’Agordo divenuto papa con il nome di Giovanni Paolo I, proponendolo a tutto il mondo come modello attuale di una santità assolutamente comune e accessibile a tutti. Questo suo sogno ora diventerà realtà, accogliendo le richieste di moltissimi fedeli che da tutte le parti del mondo lo volevano posto all’onore degli altari. Ma Albino Luciani rifuggiva i posti d’onore. Preferiva sentirsi piccolo. A Vittorio Veneto e a Venezia ripeteva “Quando parlo da solo a Dio e alla Madonna la mitra, lo zucchetto, l’anello scompaiono; mando in vacanza l’adulto e anche il vescovo, per abbandonarmi alla tenerezza spontanea, che ha un bambino davanti a papà e mamma.” Perfino da Papa ripeteva questo concetto: “Dobbiamo sentirci piccoli davanti a Dio. Quando io dico: «Signore, io credo»; non mi vergogno di sentirmi come un bambino davanti alla mamma; io credo al Signore, a quello che egli mi ha rivelato”. La santità che preferiva Albino Luciani era quella della vita quotidiana, quella della “Madonna delle pignatte” che, diceva, “si è fatta santa senza visioni, senza estasi, si è fatta santa con queste piccole cose. Lavava scodelle, preparava minestre, pelava patate o qualcosa di simile”. Quindi possiamo davvero essere felici che la Chiesa abbia ufficialmente riconosciuto la santità di questo “straordinario” pastore vissuto in modo assolutamente ordinario, che avvicina tutti i credenti a una santità accessibile, possibile e concreta, quella che secondo l’antica etimologia, rende i credenti “pieni di vita” e dà senso pieno alla vita. E’ una santità accessibile, perché non è un merito conquistato, ma un dono gratuito del Signore, come risposta alla fiducia riposta in Lui.

Adesso attendiamo con gioia la data della sua beatificazione.”

Il commento del presidente della regione Luca Zaia

“Ha portato a San Pietro la semplicità e la concretezza della nostra gente ma,
nonostante il suo pontificato sia durato soltanto un mese, il sorriso e la dolcezza del
suo accento veneto hanno conquistato il mondo. A nome di tutti i veneti esprimo la
gioia e l’orgoglio per la notizia del decreto che apre la via della beatificazione di
Giovanni Paolo I”.


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