Si è tenuta ieri pomeriggio, nella baita di Milano Cortina 2026 al 44° piano della Torre Allianz di Milano, la conferenza stampa di presentazione del nuovo head coach della Nazionale italiana di hockey su ghiaccio, Jukka Jalonen, indetta da FISG – Federazione Italiana Sport del Ghiaccio e Fondazione Milano Cortina 2026.
Jalonen è un allenatore di grandissima esperienza e nella sua trentennale carriera può vantare un oro e un bronzo olimpici, oltre che tre ori, un argento e un bronzo mondiali. Dal 2007 al 2024, con una pausa tra il 2013 e il 2018, è stato infatti l’head coach della Nazionale finlandese. Da oggi il 61enne guiderà gli Azzurri verso l’impegno olimpico casalingo.
A fare gli onori di casa Andrea Varnier, amministratore delegato di Fondazione Milano Cortina 2026. Ha preso poi la parola il presidente della Fondazione e del CONI, Giovanni Malagò: “Dai trionfi di Parigi 2024 alla nostra Olimpiade di casa. Milano Cortina 2026 è già lì, dietro l’angolo e i nostri azzurri si stanno preparando con tenacia. Credo molto nell’operato della FISG e la scelta di affidare la panchina della Nazionale azzurra di hockey maschile a un’icona come Jukka Jalonen è un segnale forte, anzi fortissimo. È stato preso un tecnico di caratura internazionale, capace di trascinare la Finlandia al suo primo titolo olimpico a Pechino 2022 e ora chiamato a guidare la squadra di casa davanti a un pubblico che spera di poter vedere qualcosa di magico. Ci auguriamo che il suo entusiasmo possa far bene alla nostra squadra che se la vedrà contro le corazzate di tutto il mondo, che saranno arricchite anche dal grande ritorno delle stelle dell’NHL”.
Fiducia espressa anche dal presidente di FISG, Andrea Gios: “Jalonen è un profondo conoscitore dell’hockey europeo, avendo maturato una lunga esperienza sia nelle competizioni internazionali che nei principali campionati continentali. Conosce anche la realtà italiana e la sua carriera è costellata di grandi successi. Ha dimostrato una straordinaria capacità di mettere in campo squadre altamente competitive, spesso composte da giocatori meno quotati rispetto a quelli delle squadre avversarie. Ciò che rende Jalonen particolarmente adatto a guidare la nostra nazionale è la sua abilità nel valorizzare le risorse che gli vengono messe a disposizione e la coesione del gruppo, riuscendo a trarre il massimo da ogni singolo atleta. Sotto la sua guida, siamo certi che la nostra squadra potrà continuare a crescere e affrontare con determinazione le sfide future”.
Sulla stessa lunghezza d’onda Marcello Cobelli, responsabile FISG per l’hockey su ghiaccio: “Le Olimpiadi di Milano Cortina 2026 dovranno essere per noi un trampolino di lancio e non un punto di arrivo – ha affermato –, siamo certi che la figura di coach Jalonen possa essere di beneficio all’intero movimento, da quello giovanile a quello senior. Concretamente, vogliamo poi concentrarci sul prossimo obiettivo, il Mondiale Divisione I Gruppo A che si terrà nel 2025 in Romania, per tentare di tornare in Top Division”.
Poi le parole del protagonista, Jukka Jalonen: “L’obiettivo è quello di costruire qualcosa che vada oltre alla rassegna olimpica – ha confermato –, darò tutto quello che posso per l’hockey italiano. Certo, sappiamo che niente succede all’improvviso: dovremo essere bravi a lavorare con metodo, anche di concerto con i club, passo dopo passo. È un compito stimolante, una sfida, ma anche un’opportunità che l’Italia può sfruttare per fare un salto in avanti. Come in ogni Nazionale avremo pochi tornei a disposizione per prepararci al meglio ai Mondiali: i giocatori arriveranno da diversi club e diversi sistemi di gioco, il compito del coaching staff è quello di rendere velocemente il gruppo compatto, creare una buona atmosfera, un ambiente rilassato dove ognuno può competere al meglio”.
Jalonen potrà contare su un coaching staff di supporto di grande esperienza: gli assistenti allenatori Giorgio De Bettin e Stefan Mair, il video coach Diego Scandella e il preparatore atletico Mike Kadar, tutti presieduti dal GM Stefan Zisser. La Nazionale italiana tornerà sul ghiaccio nel mese di novembre, nell’ambito del Sárközy Tamás Memorial Tournament di Budapest, ma sono previste amichevoli anche nei mesi di dicembre e febbraio, in preparazione al Mondiale Divisione I Gruppo A in programma dal 27 aprile al 3 maggio a Sfantu Gheorghe, in Romania: qui Italia, Gran Bretagna, Polonia, Romania, Giappone e Ucraina lotteranno per conquistare uno dei due posti disponibili per la promozione in Top Division.
Jukka Jalonen – La carriera
Jukka Jalonen muove i suoi primi passi da allenatore nei primi anni ’90, non ancora trentenne, quando prima da assistente e poi da head coach siede sui panconi dell’Ilves e del Lukko, nella Liiga finlandese. Nel frattempo, raccoglie le sue prime esperienze anche con le squadre giovanili Nazionali finlandesi U17 e U18. Tra il 1998 e il 2001 ottiene i primi incarichi da head coach all’estero, in Inghilterra, a Newcastle, e anche in Italia, dove allena l’Alleghe nella stagione 1998/99. Dal 2001 al 2007 torna in Liiga e prende in mano le redini dell’HKP, compagine della città finlandese di Hämeenlinna: qui, dopo tre medaglie di bronzo consecutive, nel 2006 vince il campionato e il Kalevi Numminen Trophy, riservato al miglior coach della stagione. Da lì in poi si dedica alla Nazionale finlandese, al primo anno come assistant coach, poi come capo allenatore: in 12 anni fa la storia, vincendo tutto e portando alla Finlandia anche il suo primo oro olimpico, a Pechino 2022. In questo periodo vince per due volte il premio di miglior allenatore finlandese (nel 2011, quando centra la prima medaglia d’oro mondiale, e nel 2016, quando conquista la rassegna iridata anche alla guida della Nazionale U20), mentre nel 2012 viene inserito nella Finnish Hockey Hall of Fame. A livello di club, tra il 2012 e il 2018 allena per quattro stagioni in KHL, due anni lo SKA San Pietroburgo e altri due lo Jokerit.