Cortina: non c’è più Evaldo Gaspari, memoria storica del Treno delle Dolomiti, un grande lutto per tutta la comunità.

E’ mancato nel pomeriggio di oggi Evaldo Gaspari, storico del Treno delle Dolomiti, ma non solo. Non ancora nota la data del funerale.

Il servizio, con un ricordo e un profilo di Evaldo Gaspari, di Marco Dibona.

Foto di Daniela Coletti dal Gruppo Facebook “Il Treno delle Dolomiti”

5 commenti su “Cortina: non c’è più Evaldo Gaspari, memoria storica del Treno delle Dolomiti, un grande lutto per tutta la comunità.”

  1. Mi dispiace, anche il nostro trenino, quello della Valle di Fiemme ha fatto l’ultima corsa, il 10 gennaio del 1963, quindi l’anno prima di quello della tratta Cortina Calalzo. È stato un periodo storico molto triste per le linee secondarie delle nostre regioni. Condoglianze.

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  2. Una persona davvero buona e speciale che ho avuto la fortuna di conoscere. Conserverò gelosamente il suo splendido libro sulla Ferrovia delle Dolomiti, un capolavoro! RIP cari Evaldo

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  3. Ho appreso la notizia con grande tristezza. Lo conoscevo da tanti anni.Era una persona generosa e disponibile. Il trenino bianco e azzurro è stato il suo grande amore era un profondo conoscitore delle ferrovie di mezzo mondo. Era un esperto in lavorazioni meccaniche di precisione e un abile modellista. Addio Evaldo. Buon viaggio e condoglianze ai tuoi cari..

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  4. E’ stato il mio capo centrale quando lavoravo alla SIP di Cortina. Una grande persona che ho apprezzato meglio tutte la volte che lo intervistavo a Telecortina per parlare del nostro sogno: il collegamento ferroviario Calalzo Dobbiaco.
    La sua scomparsa e’ una grave perdita per tutti

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  5. Ho conosciuto Evaldo Gaspari per poter ottenere una copia, forse l’ultima, del suo libro.
    Mi ha ricevutoamabilmente a casa, dimostrandosi persona gentile e disponibile oltre che storico del Trenino elle Dolomiti e non solo.ùEra un meccanico-modellista raffinato e aveva relizzato in scala vari elementi della storica linea ferroviaria, pezzi speciali come sgombra neve, adatti al percorso non sempre aperto su tutte le tratte.
    ERa un cultore dell astoriadelle ferrovie europee e mi aveva fatto codere ilmodellino spaciale del vagone allestito per Hitler, che avrebbe dovuto premiare gli atleti delle Olimpiadi del 1936, che invece rifiutò per evitare di premiare un atleta USA di colore.
    Lo ricorderò sempre per le doti umane, oltre che distorico ed espertto per passione del settore.
    CONDOGLIANZE VIVISSIME AI SUOI CARI.

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