Conclusa la prima tappa del Giro d’Italia che ha interessato il Bellunese: la macchina sanitaria ha funzionato.

48 gli uomini della sanità, tra medici infermieri e un folto gruppo di volontari, 13 i mezzi dispiegati lungo il
percorso e per garantire l’assistenza sanitaria ai tanti spettatori che hanno partecipato alla manifestazione.
Inoltre, all’arrivo a Palafavera è stato allestito un Posto Medico Avanzato con 8 posti letto, gestito dalla
Croce Verde di Zoldo.
5 i soccorsi totali.
Verso mezzogiorno è stato soccorso, in zona Coi, un uomo di 63 anni proveniente dalla Liguria, andato in
arresto cardiaco. È subito intervenuta la Croce Verde, presente sul posto, rianimando il paziente e
defibrillandolo. L’uomo è stato poi elitrasportato all’emodinamica del San Martino.
Nel pomeriggio sono stati inoltre soccorsi 4 ciclisti amatoriali per cadute accidentali. Due sono stati
trasportati all’ospedale di Agordo, uno a Pieve e uno a Belluno per traumi minori.
«Oggi la macchina dei soccorsi ha dimostrato di essere all’altezza della situazione», commenta il
commissario Giuseppe Dal Ben «Grazie al SUEM dell’Ulss Dolomiti, al CREU e alle associazioni di
Volontariato, che hanno garantito la sicurezza sanitaria della manifestazione. Tutti pronti per domani per la
tappa dolomitica Longarone – Tre Cime».

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