Il sindaco Bortolo Sala, che ha presentato la proposta con il consigliere provinciale (ex) Franco De Bon , ora aspetta una risposta e soprattutto la possibilità di aprire un tavolo di trattativa.

Portare il villaggio olimpico a Borca di Cadore, all’ex villaggio ENI, per almeno tre buoni motivi: la sostenibilità, aspetto strategico che ha permesso alla candidatura Milano Cortina di aggiudicarsi le olimpiadi del 2026 visto che la struttura c’è già e necessiterebbe di un completamento possibile nei tempi previsti per l’evento; l’impatto sociale di un investimento sul territorio con una serie di attività e realtà anche molto coinvolgenti propedeutiche anche al contrasto allo spopolamento della montagna, ma soprattutto la cosiddetta Legacy, ovvero l’eredità che questa operazione lascerebbe dopo l’evento olimpico e che rimarrebbe patrimonio del territorio e delle sue comunità.


Tre buoni motivi per rendere un evento un’opportunità di investimento sostenibile su una realtà storia dell’architettura nazionale di un progetto sociale utopistico voluto da Mattei
Villaggio Eni di Borca è spettacolare sotto tutto i punti di vista ,merita di essere rimesso in funzione per portarlo allo splendore che era e che merita ….con le splendide Dolomiti nostro orgoglio nazionale