Portare il Villaggio Olimpico a Borca di Cadore per tre buoni motivi: la sostenibilità, l’impatto sociale e soprattutto la legacy.

Il sindaco Bortolo Sala, che ha presentato la proposta con il consigliere provinciale (ex) Franco De Bon , ora aspetta una risposta e soprattutto la possibilità di aprire un tavolo di trattativa.

Servizio di Barbara Paolazzi per Radio Club 103

Portare il villaggio olimpico a Borca di Cadore, all’ex villaggio ENI,  per almeno tre buoni motivi: la sostenibilità, aspetto strategico che ha permesso alla candidatura Milano Cortina di aggiudicarsi le olimpiadi del 2026 visto che la struttura c’è già e necessiterebbe di un completamento possibile nei tempi previsti per l’evento; l’impatto sociale di un investimento sul territorio con una serie di attività e realtà anche molto coinvolgenti  propedeutiche anche al contrasto allo spopolamento della montagna, ma soprattutto la cosiddetta Legacy, ovvero l’eredità che questa operazione lascerebbe dopo l’evento olimpico e che rimarrebbe patrimonio del territorio e delle sue comunità.

L’area interessata
Pieno appoggio anche dal Presidente della Comunità Montana Valle del Boite Mattia Gosetti

2 commenti su “Portare il Villaggio Olimpico a Borca di Cadore per tre buoni motivi: la sostenibilità, l’impatto sociale e soprattutto la legacy.”

  1. Tre buoni motivi per rendere un evento un’opportunità di investimento sostenibile su una realtà storia dell’architettura nazionale di un progetto sociale utopistico voluto da Mattei

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  2. Villaggio Eni di Borca è spettacolare sotto tutto i punti di vista ,merita di essere rimesso in funzione per portarlo allo splendore che era e che merita ….con le splendide Dolomiti nostro orgoglio nazionale

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