Soccorso Alpino: presentati i dati dell’attività 2022, dati in aumento soprattutto fra gli escursionisti. Audio

Molto elevato il numero di persone illese recuperate, 569, la maggior parte a causa di imperizia, scarsa forma fisica, inadeguata attrezzatura e preparazione.

Foto di repertorio del Soccorso Alpino Veneto
Ascolta la notizia dal nostro giornale radio, con le voci di Alex Barattin e Rodolfo Selenati (in collaborazione con Moreno Gioli)

PREMESSA
In questa relazione analitica non vengono considerati, anche se i relativi numeri sono
diventati importanti anche dal punto di vista statistico, tutti gli interventi effettuati dai Servizi di
Elisoccorso di Pieve di Cadore, Treviso e Verona in configurazione S.A.R. (presenza del
personale CNSAS) in ambiente non ostile ed impervio (zone ad elevata antropizzazione,
strade diverse, zone artigianali ed industriali, ambienti di lavoro, ecc.). Sia noto che queste
fattispecie operative, svolte in strettissima sinergia con il personale del SUEM 118, hanno
ormai raggiunto valori straordinari nelle basi ove è presente il CNSAS-SASV Aps.
Sono stati, infine, suddivisi gli interventi legati a missioni disposte dalle Centrali
Operative del SUEM 118 della Regione del Veneto di cui alla Legge n. 74/2001 e alla nuova
Legge 126/2020 e s.m.i., dagli interventi concernenti attività di protezione civile non effettuata
a favore di persone.
Il 2022 vede il numero delle persone soccorse superare le 1330 unità, a confermare il
trend in aumento già verificato nel 2020-2021, dato anomalo considerando le restrizioni dei
vari DPCM e Decreti regionali per il contenimento del contagio da SAR CoV2, emanati nel
corso del 2020/2021.
L’aumento di fatto è in parte dovuto a un costante aumento degli appassionati
frequentatori della montagna, in parte, purtroppo, dovuto alla superficialità delle persone che
affrontano la montagna senza preparazione fisica né tantomeno tecnica e/o con attrezzatura
non adeguata, non dimenticando il fatto che la montagna è stata vista come area “non
contaminata” e per questo presa letteralmente d’assalto dai vari utenti.
Il fenomeno è legato anche all’idea di una montagna come palestra all’aperto dove
mettere alla prova le proprie prestazioni e non piuttosto di un ambiente severo e ostile che non
lascia margine all’errore.

  1. INTERVENTI e PERSONE SOCCORSE
    L’attività operativa svolta nel corso del 2022 dagli Organici del CNSAS Veneto in stretta
    sinergia operativa con le Centrali Operative del SUEM 118 della Regione del Veneto (Pieve di
    Cadore, Padova, Treviso, Verona e Vicenza) si è, dunque, attestata alle n. 1333 persone
    soccorse nel corso di n. 1183 interventi.
    Si specifica che gli interventi a carattere sanitario sono stati n. 1138 mentre gli
    interventi a carattere di Protezione Civile sono stati n. 32, quest’ultimi dovuti essenzialmente
    all’assistenza alle varie amministrazioni comunali, alle varie Ulss per l’apertura dei campi
    sportivi per gli approdi notturni e per interventi di carattere veterinario, impegnando l’intesa
    struttura del SASV ad uno sforzo abnorme che ha messo a dura prova i Volontari, che
    quotidianamente dedicano la loro opera per il ns. sodalizio.
  2. DIAGNOSTICA CODICI DI GRAVITA’
    Per quanto invece attiene alla diagnostica analitica degli interventi, oltre ai n.569 illesi
    tratti in salvo (persone in difficoltà a causa diverse o in imminente pericolo di vita), che
    rappresenta circa il 42.7% del numero complessivo delle persone soccorse nel 2022,
    percentuale consistente e che non denota nessuna diminuzione rispetto agli anni precedenti.
    Difficile a questo punto non concludere che sia in aumento la tendenza ad affrontare la
    montagna con metodologia irresponsabile e senza un minimo di preparazione fisica,
    consapevoli forse di poter contare su un efficiente sistema di soccorso.
    Gli incidenti in pista si portano a quota 90, in netto aumento rispetto agli anni
    precedenti, dovuto essenzialmente alla riapertura degli impianti post emergenza da SAR
    CoV2.
    2023.02.20_Statistica anno 2022_ab_R.0 pag. 5 di 19
    Per quanto attiene le persone decedute nel 2022 il numero è aumento rispetto agli anni
    precedenti attestandosi a nr. 70 con un +11 % rispetto al 2021.
    Al riguardo degli esiti mortali il trend dipende in realtà da fattori piuttosto diversi che non
    sono sempre riconducibili a ragionamenti coerenti con la statistica, tuttavia le attività più
    coinvolte risultano essere, l’escursionismo, l’alpinismo, Lavoro e non ultimo, i casi di
    autolesionismo dovuti essenzialmente al disagio sociale, che nell’ultimo quinquennio sono in
    costante aumento.
  3. LE CAUSE DEGLI INFORTUNI E LE ATTIVITA’ COINVOLTE
    Si constata per il 2022, come le cause ascrivibili alla mancata preparazione fisica e
    psicofisica, la perdita dell’orientamento e l’incapacità, i ritardi siano leggermente in calo
    rispetto al 2021, attestandosi a 28.40 % dei soccorsi, rispetto al 28.8 % del 2021, come pure il
    “malore”, da addebitarsi a diverse cause e la scarsa preparazione fisica, che si attestano al
    11.50 %, con un aumento di +2.20%
    Tra le cause, “caduta” e “scivolata” raggiungono complessivamente il 36.20%.
    pressoché invariato rispetto al 2021, il trend dell’ultimo quinquennio è in leggera diminuzione,
    ma che mantiene un valore molto alto nel totale degli interventi; per maggiori dettagli si
    rimanda ai grafici allegati alla presente relazione.
    Per quanto attiene le attività, l’escursionismo, spicca su tutte le altre attività coinvolte
    con il 49.60% di persone soccorse, segue l’alpinismo con un 8.20%, lo sci in pista con un
    6.50 %, in netto aumento di ben +4.30% rispetto al 2021, le ferrate con un 5.90%, in netto
    aumento di ben +2.70% rispetto al 2021, le Mountain Bike e E-Bike con un 5.90%, il
    parapendio, attività sportiva in forte crescita soprattutto nella fascia delle Prealpi Venete con
    un 3.80%, ed a seguire le altre attività.
    Si vuole specificare che nelle tabelle allegate alla presente relazione, vi sono alcune
    voci identificate con “Altro”, all’interno di tali descrizioni, vi sono tutte le attività non codificate
    ai fini statistici, ma che impegnano la struttura Soccorso Alpini in più fronti, essenzialmente per
    problematiche dovute al disagio sociale ed alle conseguenti variegate forme di autolesionismo
    e allontanamento volontario, oltre ad altre attività di carattere minore.
    Per quanto attiene l’attività lavoro, il dato rimane pressoché invariato rispetto al 2021
    attestandosi al 1.80, tra le attività maggiormente interessate vi è l’attività di legnatico e
    manutenzione del verde, forse dovuto alla saltuarietà di chi svolge tale compito, non
    sicuramente ascrivibile alle ditte specializzate del settore, ma al privato cittadino che
    saltuariamente svolge tale compito.
  4. NAZIONALITA’ DELLE PERSONE SOCCORSE e STATO ASSICURATIVO
    Altri dati che rivestono un rilievo statistico anche alla luce della Legge Regionale n.
    11/15 ed il fatto che la stessa imponga che tutti gli interventi di carattere non sanitario siano di
    tipo oneroso, sono rappresentati dallo stato assicurativo delle persone soccorse.
    Anche nel 2022 la percentuale riscontrata di persone soccorse coperte da una
    assicurazione si è rivelata estremamente bassa, circa il 94.0 % delle persone soccorse
    NON dispone di una assicurazione propria che copra le spese di recupero, che
    testimonia, ancora una volta, come non venga percepita la necessità, ma soprattutto l’utilità, di
    una polizza che copra le spese in caso di incidente.
    Risulta pertanto necessario per il futuro, incrementare ulteriormente l’attività di
    formazione/informazione degli utenti allo scopo anche di diminuire i rilevanti costi sociali che
    gli interventi di soccorso comportano.
    2023.02.20_Statistica anno 2022_ab_R.0 pag. 6 di 19
    Per quanto riguarda le nazionalità, gli italiani rappresentano circa il 80.90 % degli
    interventi totali, dato in aumento rispetto al 2021 di circa +7.04%, mentre il rimanente 19.10 %
    del totale, dato in aumento rispetto al 2021 di circa +71.62 %, è suddiviso tra una ventina di
    nazionalità tra le quali, in ordine di graduatoria abbiamo Germania, Stati Uniti, Francia,
    Polonia, Repubblica Ceca, Belgio, Regno Unito, Austria, Paesi Bassi Olanda, Romania e altre
    a seguire.
  5. RICERCA E SOCCORSO PERSONE DISPERSE
    Nel 2022 si sono registrati n. 85 eventi di ricerca, circa il +16.5 % rispetto al 2021, con
    n. 92 persone soccorse, dato in leggero aumento rispetto all’anno precedente.
    Nella maggioranza dei casi gli eventi si sono risolti nella giornata della chiamata, tranne
    per alcuni casi che hanno comunque duramente impiegato la struttura della scrivente
    organizzazione, in ordine alla pianificazione e alla gestione delle operazioni, considerato
    l’importante concorso di volontari e di mezzi aerei impiegati su terreni particolarmente ostili, il
    tutto in stretta sinergia con il Servizio Sanitario Regionale e la Direzione Protezione Civile e
    Polizia Locale Regionale con gli altri apparati dello Stato.
  6. VOLONTARI IMPEGNATI A TERRA E IN VOLO
    Con le premesse di questa analisi, si deve di necessità registrare il lavoro encomiabile
    effettuato dal personale del CNSAS-SASV Aps delle n. 28 Stazioni presenti in Veneto, le
    cui relative missioni di soccorso hanno visto l’impiego di n. 5’939 Volontari con una media di
    circa n. 5,02 Volontario/Intervento per un totale di 20’187 ore/uomo.
    Il supporto fornito dagli elicotteri dei vari SUEM 118 e, in misura minore dalla
    Protezione Civile, Ditte private convenzionate, GdF, VVF, Aiut Alpin Dolomites è ormai un
    valore irrinunciabile per l’efficacia delle missioni che, nel 2022 sono state complessivamente
    nr. 464 su un totale di nr. 1183 interventi pari al 39,22%.
    Si specifica che l’elicottero sperimentale aggiuntivo, posto in essere nell’area di Cortina
    d’Ampezzo nel periodo di luglio e agosto 2022, ha evidenziato un notevole impegno durante il
    periodo di prova, con n. 103 missioni CNSAS e n.63 Hems.

  7. Occorre tener presente che l’impiego dell’elicottero non può comunque prescindere
    dalla presenza delle squadre a terra, sia per risolvere tutti gli interventi dove il mezzo non può
    intervenire, mediamente circa il 60/62 % degli interventi, sia perché le squadre a terra
    vengono movimentate anche in caso di intervento aereo per il quale rappresentano,
    l’insostituibile riferimento a terra per ogni problema legato all’individuazione del luogo, degli
    ostacoli alla navigazione aerea, al recupero dei compagni di escursione, ecc.
    Si vuole ricordare in particolare l’evento drammatico della Marmolada del 03 luglio
    2022, nel quale i volontari del SASV, in collaborazione con i colleghi del Soccorso Alpino
    Trentino e delle squadre del SAGF-GDF e dei VV.FF di Trento, hanno portato in salvo in tempi
    rapidi, grazie al supporto delle Base di Elisoccorso di Pieve di Cadore, della base
    sperimentale di Cortina in collaborazione con Dolomiti Emergency, dell’Alto Adige e del
    Trentino, compatibilmente con il rischio residuo, le otto persone ancora in vita, oltre a
    proseguire per i giorni successivi, alla ricerca dei dispersi ed al loro recupero ed
    identificazione, in collaborazione con tutte le istituzioni presenti ed autorità di P.G. intervenute,
    oltre all’indispensabile supporto aereo e logistico, della Protezione Civile di Trento e delle
    Protezione Civile della Regione Veneto.

    Il SASV e tutti i suoi Volontari, vogliono esprimere ancora una volta, un forte abbraccio a tutti i
    familiari delle vittime di questa immensa tragedia, ed agli amici alpinisti sopravvissuti, un
    particolare abbraccio alla Famiglia di Paolo Dani, Ns. Volontario, nonché Vice Direttore della
    Scuola Alpina SASV e Tecnico di Elisoccorso della Base di Verona.
  8. ATTIVITA’ FORMATIVA-ADDESTRATIVA
    Il prospetto riprodotto di seguito è la sintesi delle tabelle esplicative relative alla
    complessiva attività di formazione effettuata dalle varie strutture del CNSAS Veneto
    (Delegazioni, Stazioni, ecc.) a livello locale, provinciale, regionale e nazionale, così come
    previsto dalla vigente Convenzione tra Regione del Veneto e CNSAS Veneto, in un anno
    molto particolare, dove la pandemia da SARS-CoV-2, ha continuato a complicare anche
    nella prima metà del 2022 la già complessa attività di formazione, addestramento e
    simulazione dell’intesa struttura.
    Dall’analisi delle stesse emerge in modo inequivocabile lo sforzo sostenuto dal
    personale del CNSAS VENETO per garantire e raggiungere un livello di efficienza ed efficacia
    sempre maggiore nell’attività di soccorso reale, dando applicazione a quanto disposto dalla
    Legge n. 74/2001, dalla nuova Legge 126/2020 e L.R. 11/2015 e ai conseguenti piani formativi
    approvati a livello nazionale e regionale. La tabella di sintesi sotto espressa conferma, infatti,
    quanto detto.
  9. CNSAS VENETO
    Un’attività che è indice dello sforzo prodotto dall’intera struttura sia nella
    formazione tout court sia nell’attività di istituzionalizzazione del CNSAS VENETO nei
    rapporti con gli EE.LL. e con le PP.AA. in genere.
    Il numero degli eventi complessivamente svolti nel 2022 è pari a n. 1659 e le n. 11’520
    presenze dei Volontari CNSAS-SASV testimoniano in modo oggettivo quanto testé affermato
    e denotano una presenza media alle singole attività di n. 6,94 Volontari/Evento.
    Si può altresì affermare che nel 2022 ogni volontario ha mediamente partecipato a
    circa 16,81 ore di attività formativa-addestrativa per ogni evento reale di soccorso svolto,
    per un totale di circa 99’863 h di Formazione/Addestramento

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