Apaca: donato un campo di MobilityDog.

Cani abbandonati e maltrattati del canile di Apaca: donato un campo di MobilityDog tutto per loro.
Luca Spennacchio ha curato la formazione dei volontari.

Il canile-rifugio di Apaca è da sempre un punto di riferimento per chi ama i cani e li vuole aiutare
magari con un’adozione. Infatti, in 28 anni di attività sono parecchie centinaia i cani che
l’associazione ha raccolto, curato e aiutato a trovare una nuova famiglia: si tratta di compiti affatto
semplici, soprattutto se svolti con il massimo rispetto dei cani e la ricerca del loro benessere in
ogni fase del percorso che porta all’adozione. E più il c.d. “indice di adottabilità” è alto e più è
probabile che il cane abbia delle chances per lasciare il rifugio: contano l’età, il sesso, il colore del
mantello, il temperamento, il carattere e anche il saper affrontare situazioni che il cane spesso non
ha mai vissuto, come salire le scale di casa, farsi asciugare le zampe o affrontare il rumore
dell’aspirapolvere.
Proprio per aiutare i cani ospiti del rifugio a fare esperienze nuove e a vincere qualche paura di
troppo, un paio di mesi fa una volontaria di Apaca ha donato gli attrezzi professionali per la
creazione di un campo di MobilityDog, un’attività che agisce sulle conoscenze del cane, dandogli la
possibilità di migliorare il carattere e l’autostima, favorendo l’autocontrollo.
A formare i volontari a questa nuova attività che va svolta con grande lentezza, calma e
competenza e senza nessun tipo di agonismo, è stato chiamato Luca Spennacchio, istruttore
cinofilo, consulente in zooantropologia applicata e tra i massimi esperti a livello nazionale non solo
di MobilityDog ma, in generale, dell’approccio Cognitivo Zooantropologico, che è la nuova
frontiera delle relazioni umane con i cani. Domenica 10 luglio ventisei volontari e una decina di
ospiti provenienti da altre province venete hanno partecipato allo stage pratico che si è svolto
presso il canile-rifugio di Apaca e che si è aggiunto ai due moduli teorici svoltisi nel mese di giugno
in modalità webinar.
Ma ai cani a cosa servirà questa nuova attività? “Per ridare ai cani la fiducia che hanno perso nei
confronti degli uomini e per renderli più sicuri di sé e più equilibrati svolgiamo già molte attività –
dice Paola Lotto, presidente di Apaca – come le manipolazioni, i giochi interattivi e le passeggiate.
Col nuovo campo di MobilityDog vorremmo far acquisire ai cani abilità più specifiche, come il
controllo del treno posteriore, una migliore gestione dell’equilibrio e più consapevolezza del
proprio corpo, ma cercheremo anche di aiutarli a superare paure e diffidenze, che generano ansia
e comportamenti problematici. Per il rifugio è un ulteriore salto di qualità in direzione del
benessere psicologico oltre che fisico dei cani, in attesa, come sempre, che una famiglia bellunese
decida per l’adozione di uno degli ospiti, che resta sempre la scelta più responsabile.”

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