Pieve di Cadore: il dott. Carraro è il nuovo primario di medicina.

Nominato il nuovo primario di Medicina di Pieve di Cadore
Andrea Carraro è il nuovo direttore della Medicina di Pieve di Cadore.

Il Dott. Carraro


Classe 1963, di Noale, il dottor Carraro si è laureato in Medicina e Chirurgia
all’Università di Padova dove si è poi specializzato in Geriatria.
Attualmente presta servizio all’Ulss 3 Serenissima, dove è responsabile
dell’ambulatorio endocrinologico ed ecografia interventistica del distretto capo
collo.
Nell’ambito dell’attività clinica oltre che all’attività di gestione dei pazienti ricoverati
nel reparto di medicina svolta prevalentemente negli ospedali della provincia di
Venezia, si è occupato in particolare di diabetologia ed endocrinologia. Ha al suo
attivo un’importante casistica di ecografie del capo e di procedure diagnostiche
interventistiche eco guidate come toracentesi, paracentesi e ago aspirati. Fin dal
2005, infatti, gestisce l’ambulatorio endocrinologico seguendo in particolare la
ecografia diagnostica ed l’interventistica della tiroide e del collo.
Ha maturato anche una solida esperienza in reparto internistico e
nell’organizzazione delle dimissioni protette con i servizi del territorio,
programmando il miglior percorso di assistenza per i pazienti fragili.

«In pochi mesi mesi abbiamo coperto il posto vacante del primariato di medicina di
Pieve di Cadore, nodo strategico per la gestione dei pazienti nell’alta provincia:
questo è anche segnale di attenzione verso la Comunità Cadorina e il presidio di
Pieve. Un benvenuto quindi al dottor Carraro (abbiamo lo stesso cognome ma la sua
famiglia è di origini veneziane, la mia padovane), stimato professionista che porterà
in Cadore passione per la professione e per la cura della nostra gente», commenta il
Direttore Generale Maria Grazia Carraro, «colgo l’occasione per ringraziare il dottor
Massimo Boaretto che in questi mesi, con grande senso del dovere e responsabilità
sta reggendo anche il reparto di Pieve di Cadore ad interim oltre a quello di
Belluno».

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