Galleria Comelico: comunicato congiunto. Intervista a Elena Cesco Resia, vicepresidente di “Comelico Nuovo” – Audio

La nota è firmata da

Associazione Comelico Nuovo, Comitato Galleria Comelico Bis, Union Ladina dal Comelgo, Appia CNA, Confartigianato Belluno, Confindustria Belluno Dolomiti, Confcommercio Belluno, Coldiretti Belluno, Confagricoltura Belluno -Treviso, CGIL Belluno, CISL Belluno Treviso e UIL Belluno.

Foto Strade Anas
Elena Cesco Resia, avvocato che si occupa di diritto civile con particolare attenzione al diritto del lavoro, Vicepresidente dell’Associazione, intervistata da Barbara Paolazzi.

Al fine di effettuare dei lavori di manutenzione straordinaria della Galleria Comelico lungo la Strada Statale 52 Carnica, Anas spa paventa una chiusura permanente o parziale al traffico dell’infrastruttura nell’arco di qualche mese.Anas dichiara che i lavori avranno una durata di 535 giorni, se la chiusura dell’infrastruttura sarà totale, o di 745 giorni se le Amministrazioni Locali accetteranno una sua fruizione a senso unico alternato di giorno e una sua chiusura permanente di notte.Al fine di evitare un isolamento dal bellunese e dal Veneto dell’intera Val Comelico e del Comune di Sappada per periodi temporali così lunghi, Anas ha proposto la deviazione del traffico sulla Strada Provinciale 532 del Passo di Sant’Antonio.L’alternativa proposta di collegamento tra Val Comelico e Comune di Sappada con il Veneto attraverso la Strada Provinciale 532 non è tale: la Provinciale 532 non è, infatti, in grado di soddisfare la richiesta di percorribilità del traffico pesante, di rispondere in modo efficiente alle intensità del traffico turistico e locale e di offrire collegamenti agevoli con la viabilità statale che collega il fondovalle del Comelico da una parte con il Comune di Sappada ed il Friuli Venezia Giulia e dall’altra con il Passo Montecroce e le Provincie Autonome di Bolzano e Trento. Inoltre, cosa ben più grave, non è in grado di garantire tempi di percorrenza certi e/o compatibili con emergenze sanitarie gravi o di altro genere.Una chiusura totale o parziale della galleria Comelico pregiudica, inoltre, irreparabilmente la già fragile e precaria economia locale, esclude il Comelico dai corridori turistici italiani ed esteri e lede il diritto all’efficiente assistenza sanitaria ed alla salute di residenti ed ospiti, pregiudicando in taluni casi il diritto alla vita .Sulla base dei dati ufficiali messi a disposizione dalla CCIAA di Belluno Treviso nel mese di dicembre 2021 e stimando un decremento medio del PIL locale in caso di chiusura della galleria Comelico del 40% all’anno per quattro anni consecutivi (ed al netto della possibilità di un suo recupero totale negli anni successivi alla fine dei lavori di manutenzione), il danno subito dalla popolazione e dalle attività produttive locali supererà i 200 milioni di euro .A fronte dei disagi e dei pericoli citati, le Amministrazioni Locali hanno più volte espresso ad Anas ed al Signor Prefetto di Belluno la loro contrarietà a qualsiasi chiusura della galleria Comelico, almeno fino a quando non sarà resa fruibile una viabilità alternativa che garantisca il transito da e per la Valle senza soluzione di continuità fisica e temporale. L’Unione Montana del Comelico sta incaricando una primaria società di ingegneria affinché realizzi il progetto preliminare per il recupero della vecchia sede della strada statale 52 tra Santo Stefano e Cima Gogna (oggi di proprietà dei Comuni di Santo Stefano di Cadore ed Auronzo di Cadore) lungo la destra orografica del Fiume Piave. A sostegno dell’azione istituzionale degli Amministratori Locali sono nate due associazioni popolari che hanno raccolto oltre 3600 adesioni tra residenti e non: il Comitato Galleria Comelico Bis e l’Associazione Comelico Nuovo.
Ciò premesso, si ritiene necessario precisare che:
a) La chiusura della Galleria Comelico così come programmata dall’Anas non è una opzione accettabile, perché comporterebbe danni incommensurabili alla popolazione locale, alle attività produttive ed al turismo;

b) L’utilizzazione della Strada Provinciale 532 come via alternativa da e per la Val Comelico non è una opzione accettabile né dal punto di vista tecnico, né dal punto di vista funzionale, in quanto, tra l’altro, non assicura tempi certi di percorrenza in caso di emergenze o urgenze sanitarie o di altro genere;

c) Si ritiene che i lavori di manutenzione della galleria Comelico programmati da Anas debbano essere posticipati fino a quando non sarà agibile in piena sicurezza e senza soluzione di continuità fisica e temporale una via da e per il Comelico diversa dalla proposta Strada Provinciale 532, anche recuperando la vecchia sede della SS 52;

d) Sia necessario redigere e sottoscrivere un protocollo di intesa tra Anas ed Amministrazioni Locali finalizzato alla realizzazione di una strada di servizio alla Galleria Comelico in destra orografica del fiume Piave, in grado di supplire anche in futuro ad eventuali ed ulteriori chiusure del tunnel e di essere in futuro collegata con tunnel trasversali alla galleria Comelico come seconda canna a cielo aperto, per l’adeguamento della SS 52 agli standard E-road network.
Santo Stefano di Cadore, 20 aprile 2022

Associazione Comelico Nuovo

Comitato Galleria Comelico Bis

Union Ladina dal Comelgo

Appia CNA

Confartigianato Belluno

Confindustria Belluno Dolomiti

Confcommercio Belluno

Coldiretti Belluno

Confagricoltura Belluno -Treviso

CGIL Belluno

CISL Belluno Treviso

UIL Belluno

3 commenti su “Galleria Comelico: comunicato congiunto. Intervista a Elena Cesco Resia, vicepresidente di “Comelico Nuovo” – Audio”

  1. Sono pienamente d’accordo con le Associazioni del Comelico. Non si può isolare una valle in tal maniera. Io parlo da turista ma mi sento parte del Comelico. Spero che venga autorizzato il recupero della “vecchia” strada che consenta, così, un agevole transito da e per la Valle. Leggo sempre gli articoli che riguardano questo argomento perchè ci tengo al Comelico come fosse casa mia. Zanella Anna Rosa

    Rispondi

Lascia un commento