Ecosistema Urbano 2021: Belluno ancora nella top ten, prima in Veneto. La dichiarazione del sindaco Massaro.

Belluno ancora nella top ten delle “città verdi” italiane: a decretarlo è il
dossier Ecosistema Urbano 2021, realizzato da Legambiente e Ambiente
Italia e pubblicato oggi.


Belluno ancora nella top ten delle “città verdi” italiane: a decretarlo è il
dossier Ecosistema Urbano 2021, realizzato da Legambiente e Ambiente
Italia e pubblicato oggi (qui la classifica dettagliata:
https://lab24.ilsole24ore.com/ecosistema-urbano/indexT.php ).
Pur perdendo due posizioni rispetto alla precedente edizione, Belluno si
conferma la quarta città green del Nord Est (alle spalle di Trento, prima città
per il secondo anno consecutivo, Pordenone e Bolzano) e prima in Veneto,
subito davanti a Treviso.

Il centro di Belluno al tramonto


Tra i 18 parametri che maggiormente premiano il capoluogo, figurano i dati
relativi alle vittime della strada (settimo miglior risultato nazionale con 3,5
morti e/o feriti ogni 1000 abitanti), alla bassa produzione di rifiuti (anche qui
settimo posto con poco più di 408 chili per abitante) e all’alto tasso di
raccolta differenziata (settimi con l’82,8%).
Tra gli aspetti che penalizzano la città, invece, spiccano l’assenza dei dati
sul numero di alberi in proprietà pubblica e il basso risultato registrato nella
dispersione della rete idrica (la differenze tra l’acqua immessa in rete e
consumata per usi civili, industriali, agricoli, che a Belluno è al 70%):
«Abbiamo deliberato quest’anno il censimento del verde, un’operazione
abbastanza complicata e che ci penalizza ingiustamente a livello generale
in queste classifiche; l’assenza di questo dato in tutti questi anni ha pesato
in maniera significativa sul risultato finale di queste graduatorie, e
immaginiamo che già con la classifica del prossimo anno si potranno
vedere dei cambiamenti. – sottolinea il Sindaco di Belluno Jacopo Massaro
– Sul fronte della dispersione idrica, c’è certamente un problema di rete sul
quale stiamo lavorando con Bim GSP, ma ci sono due aspetti ulteriori che
ci penalizzano: il fatto di avere molte fontane, che nei rendiconti vengono
conteggiati come acqua dispersa, e di avere numerose opere di presa
naturali. Siamo al lavoro con l’assemblea del Consiglio di Bacino proprio
per intervenire sulle linee guida sulle questione fontane».
A livello generale, il sindaco si dice comunque soddisfatto: «Siamo ormai
da anni stabilmente ai primi posti di queste classifiche, e non è da
dimenticare che nel Nord Est siamo la prima città di una regione a statuto
ordinario e in Italia i quarti tra le realtà non a statuto speciale. Un particolare
non indifferente sia per quanto riguarda le risorse che per l’autonomia
gestionale concessa a questi enti, come significativa si è rivelata l’assenza
per problemi amministrativi del dato sul verde pubblico», conclude
Massaro.

Le parole del sindaco Jacopo Massaro

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