Traffico sui passi: riunione della Fondazione UNESCO.

Si è riunito a Belluno il Consiglio d’Amministrazione della Fondazione Dolomiti UNESCO:al centro dell’attenzione la gestione condivisa dei flussi di traffico sui passi

Oggi la seduta del Consiglio di Amministrazione che ha anche incontrato i Club Alpini
Fondazione Dolomiti UNESCO:
al centro dell’attenzione la gestione condivisa dei flussi di traffico sui passi
La gestione del traffico sui passi dolomitici è stata al centro della seduta odierna del Consiglio di
Amministrazione della Fondazione Dolomiti UNESCO, tenutasi a Belluno presso la sede della
Provincia. Il CdA della Fondazione, presieduto dal Vicepresidente della Provincia autonoma di Trento e
Assessore all’ambiente Mario Tonina, ha inoltre incontrato i rappresentanti dei Club Alpini della
Regione Dolomitica, che hanno sollecitato una più forte attenzione di tutti i soggetti coinvolti alla
tutela della montagna. Una richiesta prontamente raccolta dal Presidente Tonina e dall’intero CdA, che
ha riconosciuto l’importanza del Club alpini nel favorire la diffusione di una cultura della montagna
rispettosa dei suoi delicati equilibri ambientali e parimenti nel rendere le alte quote accessibili in
sicurezza attraverso l’attenta gestione della rete sentieristica e dei punti di appoggio per gli
escursionisti, in particolare rifugi e bivacchi. È stato inoltre sottolineato il ruolo prezioso svolto dalla
Fondazione nel promuovere la collaborazione fra i soggetti che concorrono a definire le azioni
riguardanti la difesa e la valorizzazione dell’ambiente ed in pari misura lo sviluppo sostenibile delle
comunità dolomitiche, un ruolo che va difeso e rilanciato, al fine di tagliare traguardi anche più
ambiziosi.


Nel corso della seduta il Presidente Tonina ha portato all’attenzione del Consiglio di Amministrazione la
tematica del traffico sui passi dolomitici. L’importanza della Fondazione Dolomiti UNESCO è quella di
rappresentare una piattaforma privilegiata per il confronto, l’analisi e la pianificazione di idonee misure da
parte degli enti competenti. “Il CdA di oggi – spiega – ha rappresentato un’importante occasione di confronto
fra i territori in merito alla percorribilità dei passi e all’introduzione di misure di controllo e di gestione dei flussi
di traffico. La gestione sostenibile del traffico motorizzato è una delle linee strategiche nella Strategia
complessiva di gestione del Sito, adottata dalla Fondazione così come dalle Province e dalle Regioni
interessate già a fine 2015. La Fondazione in particolare ha divulgato studi e favorito il dibattito sulla mobilità
nei territori, sostenendo iniziative sperimentali di chiusura al transito negli snodi più delicati. Queste
esperienze hanno sicuramente aperto la strada a nuove sensibilità, favorendo la stipula di intese territoriali sui
passi dolomitici. Vogliamo continuare su questa strada, convinti come siamo della necessità di trovare
soluzioni efficaci a problemi che necessitano un approccio coordinato e condiviso”.
Con l’occasione, l’Assessore alla Mobilità della Provincia autonoma di Bolzano Daniel Alfreider, ha
presentato il “Piano di Mobilità Sostenibile sui passi dolomitici” nato dall’intesa fra i territori coinvolti.
Nel corso della discussione i membri del CdA hanno concordato sulla necessità che la Fondazione continui a
rappresentare un riferimento per coordinare tempi e modalità relative all’eventuale adozione di misure di
gestione del traffico. L’obiettivo che accomuna i territori è incentivare la mobilità collettiva, ridurre i flussi di
veicoli privati e contenerne gli impatti sul territorio, sotto il profilo della congestione delle vie di comunicazione,
delle emissioni di CO2 in atmosfera, di inquinamento acustico. Il Presidente ha sottolineato il ruolo della
Fondazione nel garantire il rispetto della collegialità e della condivisione dei territori e delle categorie
economiche coinvolte, “il piano condiviso oggi in CdA apre la strada a una miglior conoscenza dei flussi di
mobilità, fornendo le basi per introdurre azioni e misure che in primis dovranno tenere in considerazione le
problematiche e le esigenze degli abitanti e gli operatori dei territori”.
Il CdA della Fondazione ha poi incontrato una delegazione del CARD – Club Alpini della Regione Dolomitica.
L’incontro, richiesto dalle associazioni, che hanno inteso sollecitare una maggior attenzione di tutti gli enti alla

tutela e al rispetto della montagna, ha fatto registrare un’ampia condivisione di tutti i presenti, sui temi della
tutela del territorio e della fruizione consapevole del suo straordinario patrimonio ambientale. L’impegno della
Fondazione, di nuovo, è rivolto a promuovere il coordinamento delle politiche in questione fra territori
eterogenei, con statuti ed esigenze diverse, che devono fare fronte comune nel tramandare il patrimonio
dolomitico alle generazioni future. Il CdA della Fondazione ha unanimemente riconosciuto l’importanza delle
associazioni alpinistiche nel sensibilizzare i cittadini alle complesse e delicate problematiche ambientali che
interessano la montagna ed in particolare le Dolomiti, e al tempo stesso nel rendere le alte quote accessibili a
tutti, in piena sicurezza, grazie ad un impegno costante nella manutenzione dei sentieri e delle altre
infrastrutture.
Alla seduta hanno preso parte i membri del CdA della Fondazione Dolomiti UNESCO:
Mario Tonina Provincia Autonoma di Trento, Roberto Padrin, Provincia di Belluno; Maria Magdalena
Hochgruber Kuenzer Provincia autonoma di Bolzano; Antonio Carrara, Magnifica Comunità di montagna
Dolomiti friulane, Cavallo e Cansiglio; Graziano Pizzimenti, Regione aut. Friuli Venezia Giulia, Martina
Tonello Comunità di montagna della Carnia.

Fonte: Fondazione Dolomiti UNESCO

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