Il film tratto dall’omonimo libro firmato dallo stesso regista, Atiq Rahimi. Libro e film sono ispirati e dedicati alla memoria diNadia Anjuman, poetessa afgana assassinata dal marito. Sono un’ode alla femminilità negata e riconquistata attraverso la parola come veicolo di emancipazione. Il monologo di una donna che riscopre la sua femminilità come simbolo delle privazioni di tutte le donne oppresse nella società maschilista in Afghanistan: un film bello e importante con un’interprete straordinaria.
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