Cortina: individuati i ladri del furto vip all’ hotel Cristallo.

160804 URSO Daniele (cl.77)

160804 Sporting Milano 3 - Urso fugge dagli spogliatoi strisciando sotto il cancelletto d'entrata (non aveva pagato nemmeno l'ingresso)

160804 Sporting Milano 3 - Urso e Mastinu arrivano presso la struttura (mentre Urso si avvia verso gli spogliatoi, Mastinu rimane nell'atrio come palo)

160804 MASTINU Nicomede (cl.76)

160804 H Cristallo - Urso fugge dalla scala interna della SPA

160804 H Cristallo - Urso e Mastinu mentre abbandonano la struttura

160804 H Cristallo - Mastinu fugge dalla scala interna della SPAAssicurati alla giustizia entrambi i responsabili del furto vip avvenuto a Cortina d’Ampezzo durante lo scorso Santo Stefano, nel pieno della stagione turistica invernale, quando una coppia di malviventi del milanese, specializzata in strutture alberghiere e ricettive di lusso, si era introdotta nella splendida spa dell’hotel Cristallo di Cortina, confondendosi tra gli ospiti, e se ne era andata con un bottino di circa 40 mila euro: un bellissimo orologio Audemars Piguet e qualche euro arraffato in fretta e furia dagli spogliatoi della struttura. Nel corso delle indagini, i Carabinieri del capoluogo ampezzano sono riusciti a far luce anche su altri furti commessi nei giorni precedenti nelle provincie di Verona e Milano.
Sorridenti, educati e affabili nei modi, i due si erano presentati alle 10.00 di mattina pagando regolarmente l’ingresso alla spa del grand hotel ampezzano, con la scusa di volersi godere un’intera giornata di relax tra gli infiniti trattamenti che solo una struttura di quel livello può offrire sia ai propri clienti che ai frequentatori esterni del centro benessere. Avevano anche scelto un nome tradizionalmente adatto ad un ambiente così ricercato per meglio confondersi tra i vapori della sauna e del bagno turco extra lusso, da bravi milanesi non potevano infatti che spacciarsi per “Brambilla”. Lo scopo vero, invece, era quello di attendere una potenziale vittima da derubare, circostanza che non ha tardato molto a verificarsi, come prevedibile visto l’elevato numero di clienti facoltosi. Dopo un paio d’ore di piacevole attesa, passate tra massaggi, piscina e palestra, gli occhi dei due malviventi devono essere brillati alla vista di un ragazzo con al polso un orologio da veri ricchi, un bellissimo Audemars Piguet che il giovane non aveva voluto lasciare né al desk della reception né, ovviamente, all’interno degli spogliatoi, forse perché si sentiva più sicuro ad averlo sempre con sé.
Da quel momento i due ladri, come ricostruito dal sistema di sorveglianza interna della struttura, non hanno mai perso di vista la preda, aspettando il momento propizio per colpire. L’occasione è stata paradossalmente fornita proprio dall’attenzione del giovanotto verso il prezioso segnatempo, quando, nel farsi la doccia dopo l’allenamento, per non rovinare l’orologio si era deciso a toglierselo e a chiuderlo in un armadietto degli spogliatoi maschili. Tanto è bastato ai due esperti ladri che avevano già pianificato l’azione nei minimi dettagli per entrare nel locale spogliatoio, forzare l’armadietto del ragazzo, arraffare il prezioso orologio e qualche euro dal portafogli, rivestirsi in fretta e furia ed abbandonare l’albergo mentre la vittima era ancora sotto la doccia e i rumori di quanto stava accadendo venivano coperti dallo scroscio dell’acqua calda. Una volta tornato nello spogliatoio, realizzato di avere subito un furto senza però nemmeno immaginare chi potesse essere stato (tutto era infatti accaduto mentre era sotto la doccia), al malcapitato non è rimasto che avvertire la direzione.
Con l’intervento dei carabinieri e la determinante collaborazione del personale dell’albergo, dopo aver raccolto la denuncia della vittima, nel corso della stessa serata i sospetti si erano già indirizzati verso i due “Brambilla”, ma questi erano ormai tornati nel capoluogo meneghino ed era impossibile poterli individuarli senza conoscerne la vera identità. Un errore però lo avevano commesso: la fretta con la quale avevano abbandonato l’albergo aveva fatto dimenticare il cellulare ad uno dei due ladri, ritrovato nell’accappatoio che si era velocemente tolto per rivestirsi prima della fuga.
Dall’analisi dei dati contenuti nello smartphone, non semplici visto che la scheda sim era comunque intestata ad una persona diversa, i carabinieri hanno così acquisito una serie di informazioni grazie alle quali sono riusciti ad identificare la coppia di malviventi milanesi in URSO Daniele, classe ‘77, e MASTINU Nicomede, classe ‘76, entrambi con numerosi precedenti penali ed esperti in furti. Inoltre, notando che tra le foto registrate sul dispositivo vi erano alcune immagini di analoghe strutture alberghiere del nord Italia, sospettando che potessero essere legate a vecchi furti, i militari ampezzani hanno avviato una serie di verifiche, al termine delle quali sono emersi pesanti indizi di colpevolezza in relazione a furti effettivamente commessi nei giorni in cui lo stesso duo criminale si trovava “casualmente” presso quelle strutture, come provato in seguito dai tabulati telefonici delle utenze in uso ad entrambi. Sempre lo stesso il modus operandi: entrando come clienti della spa o della palestra di turno, i due attendevano l’occasione buona per depredare gli spogliatoi maschili e darsela a gambe. In questa maniera erano riusciti ad alleggerire i clienti di un centro benessere di Segrate (150,00 euro), di uno Sporting Club di Verona (250,00 euro) e di un centro fitness di Basiglio (420,00 euro), in quest’ultimo caso, oltre a non aver pagato nemmeno l’ingresso alla struttura (URSO viene immortalato mentre striscia sotto la sbarra che impedisce l’accesso a chi è sprovvisto di badge), i due hanno anche tentato invano di ritirare ulteriore denaro contante con una delle carte di credito di cui si erano impossessati.
Al termine delle indagini, condotte in grande riserbo dai carabinieri di via Guide Alpine e coordinate dal dott. Sartorello della Procura di Belluno, è arrivato l’ordine di arresto per entrambi i responsabili, ma nel corso dell’operazione, condotta ad inizio marzo in collaborazione con i colleghi del capoluogo meneghino, è stato rintracciato solo l’URSO, solo in seguito si è appreso che l’altro complice inaspettatamente non era rientrato da un viaggio a Dubai per alcune grane con la giustizia che l’avevano visto protagonista anche in quel paese. La notizia dell’arresto di URSO non era intenzionalmente stata divulgata dall’Arma proprio per non vanificare gli sforzi tesi ad individuare anche MASTINU, tornato finalmente pochi giorni fa in Italia e già in carcere: anche lui dovrà rispondere come l’amico di concorso in furto aggravato continuato e sostituzione di persona, per aver infangato il buon nome dei “Brambilla” di Milano nel vano tentativo di impedire la propria identificazione. Per dovere di cronaca, il prezioso orologio sarebbe stato venduto un paio di giorni dopo il furto per un valore di molto inferiore a quello reale e, attualmente, non è stato ancora rintracciato.
In tutti i casi analizzati sono risultate preziosissime le immagini dei sistemi di videosorveglianza interna delle strutture. Nel caso dell’hotel Cristallo, addirittura, la collocazione seminascosta di alcune telecamere ha tratto in inganno i due esperti criminali, i quali evitavano abilmente di transitare nelle zone coperta da telecamere visibili, agendo invece con maggiore disinvoltura in aree del centro benessere dove pensavano erroneamente di non essere ripresi. Per quanto non sia sempre possibile da parte dei gestori di alberghi investire su sistemi di videosorveglianza interna al pari di un grand hotel come il Cristallo di Cortina, è un dato di fatto che installare delle telecamere di buona qualità in strutture aperte al pubblico, soprattutto in zone ad elevata affluenza turistica, sia in via primaria un efficace deterrente per i malintenzionati, oltre a fornire un prezioso contributo agli investigatori quando ormai il peggio è accaduto.
Fonte Carabinieri Cortina – 4 agosto 2016