Foglio di via per un arrotino siciliano fermato dai Carabinieri nel Fodom

Controllo CarabinieriSu proposta dei Carabinieri di Arabba, negli scorsi giorni è stata notificata la misura di prevenzione personale del foglio di via obbligatorio ad un sessantenne catanese, fermato quest’estate
nella zona di Rocca Pietore dopo varie segnalazioni ricevute dalla popolazione locale.
Era la fine di luglio e i militari della locale Stazione Carabinieri avevano ricevuto numerose lamentele da parte di cittadini del posto che riferivano di un uomo, un “forestiero”, che con la sua Fiat Multipla si aggirava per i borghi, con fare ritenuto da molti sospetto, offrendo prestazioni da arrotino a prezzi decisamente eccessivi rispetto a quelli proposti dai suoi “colleghi”. Oltre alla questione meramente economica, l’informazione non è stata sottovalutata dai militari poiché sono purtroppo in molti a nascondere dietro la professione di ambulante intenzioni meno nobili, approfittandone per effettuare sopralluoghi in abitazioni che poi vengono prese di mira da topi d’appartamento.

Avviate alcune ricerche sul territorio, il soggetto è stato in poco tempo individuato a Rocca Pietore, in località Digonera. Immediati gli accertamenti eseguiti sul conto dell’uomo, proveniente dalla Provincia di Catania e non nuovo a visitare le valli bellunesi, il quale vantava un’illustre carriera criminale per rapina, furti, truffe, possesso ingiustificato di arnesi da scasso, spendita di banconote false, lesioni e minacce, non proprio la persona che tutti vorremmo bussasse alla porta di casa.
Nessuna prova certa che il soggetto avesse commesso o avesse avuto l’intenzione di commettere reati in zona, ma, alla luce degli accertamenti eseguiti e delle poco convincenti motivazioni fornite
dall’uomo circa la sua presenza sul territorio bellunese, i Carabinieri lo hanno proposto per il foglio di via obbligatorio, proposta avallata dalla Divisione Anticrimine della Questura di Belluno competente ad emettere la misura di prevenzione in esame: per ordine del Questore l’arrotino non potrà più mettere
piede nei Comuni di Rocca Pietore e Livinallongo del Col di Lana per i prossimi tre anni.
L’attività si inquadra nel quotidiano servizio di prevenzione degli illeciti svolto dai Carabinieri, costante, anche se poco visibile agli occhi dei cittadini, e fondamentale per garantire un efficace controllo del territorio, soprattutto per disinnescare alla nascita la commissione di alcuni reati contro il patrimonio, come i furti in appartamento registrati nelle scorse settimane nel bellunese. E’ di estrema importanza in questi casi il dialogo dei cittadini con i capillari presidi dell’Arma, vera ricetta moderna per una politica di sicurezza condivisa: solo la costante collaborazione tra popolazione e forze dell’ordine permette infatti di massimizzare l’efficacia nell’attività di prevenzione dei reati.

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