Il Vice Capo della Polizia, Prefetto Fulvio Della Rocca a Longarone.

FOTO DELLA ROCCAFOTO DELLA ROCCA (3)L’intervento più atteso ieri 21 maggio al centro culturale di Longarone, dalle centinaia

(ma anche tanti addetti ai lavori) presenti durante la conferenza sul contrasto alla violenza

domestica e di genere, era sicuramente quello del Vice Capo della Polizia, Direttore Centrale della

Polizia Criminale, Prefetto Fulvio Della Rocca. Il Vice Capo non ha deluso la platea, condensando

nel suo intervento una panoramica a 360 gradi del suo ruolo. Al centro, strettamente collegato al

tema della conferenza, l’OSCAD, definito “valore aggiunto per la società civile per tutti i casi di

discriminazione”, trovando così l’immediato sostegno e plauso delle varie associazioni intervenute.

 OSCAD, di cui Della Rocca e’ presidente, sta per Osservatorio per la sicurezza contro gli atti

discriminatori, istituito per agevolare la tutela delle persone che sono vittime di reati a sfondo

discriminatorio. 

Si tratta di un organismo interforze (Polizia di Stato e Arma dei Carabinieri) incardinato

nel Dipartimento della Pubblica sicurezza – Direzione centrale della Polizia criminale, che riceve

segnalazioni di atti discriminatori attinenti alla sfera della sicurezza, da parte di istituzioni,

associazioni di categoria e privati cittadini, per monitorare i fenomeni di discriminazione comunque

determinati (razza o etnia, nazionalità, credo religioso, orientamento sessuale, ecc) e per attivare

quindi, alla luce delle segnalazioni ricevute, interventi mirati sul territorio, da parte della Polizia di

Stato e dell’Arma dei Carabinieri. 

“E’ – ha proseguito Della Rocca – il frutto del coordinamento tra le Forze di Polizia e il terminale di

un’azione sinergica che ha come obiettivo primario la tutela del più debole”.

La conferenza e’ quindi ruotata intorno a questa necessità di “parlare tutti la stessa lingua” per avere

un’azione comune.

E se i Magistrati Procuratori presenti hanno confermato la difficoltà di inquadrare l’esatta portata

del reato di violenza di genere, aldilà delle statistiche, si è’ dibattuto sulle strade da seguire per

rimuovere eventuali ostacoli. Come, ad esempio, protocolli d’intesa. Così, dopo che il Dirigente

della Polizia Postale del Veneto ha esposto e sensibilizzato sui pericoli del frequentare troppo il web

da parte dei minori (in particolare il cyberbullismo), e il Sindaco di Longarone aver parlato del

ruolo dei Comuni, quale primo “mattone” e’ stata sottoscritta una dichiarazione d’intenti tra la

Questura di Belluno e ULSS di Belluno per comuni modalità di approccio alle vittime di violenza di

genere e per un’unica formazione professionale.

Il Vice Capo della Polizia si è intrattenuto tutta la giornata con la Polizia bellunese, tra

l’altro visitando il Cimitero Monumentale delle Vittime del Vajont e presenziando alla simbolica

inaugurazione dell’ala nuova del Commissariato di Cortina.

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