Ancora qualche ora, forse anche meno, e quel ragazzo non c’è l’avrebbe fatta.
Le squadre del Soccorso alpino di Belluno e dei vigili del fuoco di Belluno hanno cercato e poi ritrovato in nottata un ragazzo nella zona di San Mamante, alle pendici del Nevegal. Si tratta di un ventunenne del Lussemburgo in vacanza a Belluno, era uscito nel primo pomeriggio per fare delle fotografie.
Il ragazzo era atteso a casa per le 18, ma dopo una attesa vana i familiari hanno lanciato l’allarme. Alle 21 si è messa in moto la macchina dei soccorsi. Alle 23.15 il ritrovamento con un sospiro di sollievo generale.
Il giovane era scivolato in fondo alla Valle di San Mamante, fino sul torrente Turriga, incapace di risalire. Incolume, anche se in stato confusionale e infreddolito, è stato individuato da una squadra sentendo il rumore di pietre cozzate tra loro, provocato dal giovane come richiamo. Dopo averlo raggiunto, i soccorritori lo hanno riscaldato e fatto risalire per un tratto, per poi assicurarlo e sollevarlo negli ultimi 40 metri. Il ragazzo, visitato in via precauzionale da un medico, è stato infine affidato ai genitori. Importante al fine della ricerca, l’iniziale individuazione delle sue impronte, isolate dalle altre trovate sul luogo. Hanno preso parte alla ricerca 26 soccorritori delle Stazioni del Soccorso alpino di Belluno e Longarone e i vigili del fuoco. Presente anche la polizia.