STUPRO INVENTATO PER ATTIRARE L’ATTENZIONE DEI GENITORI

Si era inventata tutto per attirare l’attenzione dei genitori in fase di separazione, ma per lunghissime ore si è temuto davvero il peggio e l’esitenza di una gang senza scrupoli.

La testimonianza del resto era circostanziata quanto drammatica: “Ero sola nello scompartimento del treno, tre uomini mi hanno aggredita e uno mi ha violentata”.

Un racconto da incubo, quello di una studentessa bellunese di 21 anni alla polizia ferroviaria di Treviso, ora denunciata per procurato allarme.

La giovane, prima alla polizia ferroviaria di Treviso e poi alla squadra mobile, ha raccontato che la sera di due giorni fa stava andando in treno da Belluno a Venezia, e si trovava da sola in uno scompartimento, dove si era appisolata. Svegliata da tre uomini, uno l’avrebbe violentata.

Gli agenti hanno sentito il capotreno, il quale ha confermato la presenza dei tre uomini, un italiano e due stranieri, ai quali aveva comminato una contravvenzione perché sprovvisti del biglietto. Rintracciati il giorno dopo, la mobile con il supporto della questura di Belluno ha sentito separatamente i tre chiamati in causa. Tutti sono caduti letteralmente dalle nuvole, tanti che gli agenti hanno subito sentito puzza di bufala.

E’ così che la 21enne, richiamata in questura, è stata nuovamente sottoposta a un pressante interrogatorio nel corso del quale ha ammesso che il suo primo racconto era falso e che aveva deciso di agire in questo modo perché sconvolta per la decisione dei genitori di separarsi. Ora, ai guai in famiglia, si aggiungono quelli con la giustizia.

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