IL SOCCORSO ALPINO CONSIGLIA ESTREMA PRUDENZA SULLA NEVE

In considerazione delle recenti precipitazioni, abbondanti sopra i 2000 metri sulle cime dolomitiche, il Soccorso alpino Dolomiti Bellunesi invita i frequentatori della montagna all’estrema prudenza. Si ricorda a scialpinisti, ciaspolatori, camminatori, di consultare sempre il bollettino neve e valanghe dell’Arpav, recentemente rinnovato, con le indicazioni sul grado di rischio e le modalità per la corretta interpretazione date da Aineva. Oggi il grado di rischio sulle Dolomiti è 3, marcato, 2 sulle Prealpi Venete. Domani, sabato, le previsioni dell’Arpav indicano grado 2 anche sulle Dolomiti, ma in tendenziale aumento per domenica.
Da domani le unità cinofile da valanga del Soccorso alpino riprenderanno i turni presso la centrale del Suem di Pieve di Cadore, garantendo la presenza di cane e conduttore nel fine settimana fino al 22 dicembre, da quando saranno poi presenti quotidianamente. Le unità cinofile che si altreneranno in centrale sono una quindicina, compresi i binomi di Guardia di finanza di Auronzo e Cortina e Corpo Forestale dello Stato. Oltre all’unità cinofila in centrale, la prima a partire con l’elicottero in caso di emergenza, tutte le altre saranno sempre reperibili, fornendo ogni giorno la propria posizione in modo da essere velocemente raggiungibili e operative.
Si invitano, inoltre, tutte le persone che si muovono sulla neve fuori pista a dotarsi dei dispositivi di autosoccorso e segnalazione: Arva, pala e sonda.
In caso di bisogno il numero da contattare è quello del Suem 118. Di seguito si riportano le informazioni da dare all’operatore per facilitare l’intervento dei soccorsi.
A. Fornire precisi dati identificativi dell’infortunato/i (nome, cognome, residenza) quando possibile ed eventuale numero telefonico dell’apparecchio da cui viene effettuata la chiamata.
B. Luogo dell’incidente o riferimenti che possano rendere facilmente identificabile il posto.
C. Descrizione sommaria dell’incidente con precisazione dell’ora in cui è accaduto.
D. Precisazione sul numero degli infortunati e sulle loro condizioni.
E. Descrizione sulle condizioni meteorologiche del luogo e, in particolare, lo stato della visibilità.
F. Esistenza di ostacoli in zona con particolare riferimento ad elettrodotti e teleferiche, ed ogni altro cavo sospeso che possa risultare di qualche impedimento.
In particolare fornire all’operatore SUEM 118/CNSAS:
A. Numero esatto o presunto delle persone travolte.
B. Numero esatto o presunto delle persone sepolte.
C. Marca e modello di apparato ARVA e/o altra tecnologia.
D. Presenza di eventuali testimoni in grado di fare un’esatta anamnesi dell’accaduto:
– avvenuta effettuazione di ricerca vista – udito – ARVA;
– descrizione sommaria della valanga (dimensioni e caratteristiche) e punto del – travolgimento e/o scomparsa (DX, SN, ALTO, BASSO, ecc.);
– oggetti già estratti e loro localizzazione come da punto precedente;
– altre notizie e particolari che possano facilitare l’intervento.
Anche quest’anno, infine, Soccorso alpino, Collegio delle guide alpine, Cai, torneranno nel corso della stagione invernale con le iniziative di Montagna amica e sicura, per sensibilizzate le persone di ogni età a migliorare in sicurezza le uscite sulla neve.

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