INCIDENTI IN MONTAGNA: MOLTI INTERVENTI DEL SOCCORSO ALPINO.

Sono numerosi gli interventi che oggi hanno impegnato Soccorso alpino e Suem. Sulla Croda Negra, al confine tra Selva di Cadore e Livinallongo del Col di Lana, un alpinista ha perso l’appiglio alla fine del secondo tiro della via Gian-Leo, è volato e ha sbattuto fianco e caviglia sulla parete. Aiutato dal compagno e da rocciatori di altre cordate, S.C., 44 anni, di Arzignano (VI), è stato calato fino sul ghiaione alla base, dove l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore lo ha recuperato per trasportarlo all’ospedale di Belluno, con sospetti politraumi. Successivamente l’eliambulanza si è diretta in Val Travenanzes per un escursionista caduto mentre percorreva il sentiero n.401. L.P., 63 anni, di Mirano, è stato accompagnato all’ospedale di Cortina con un probabile trauma al ginocchio. Subito dopo l’elicottero è stato dirottato sotto i Lastoni di Formin. Lì G.P., 75 anni, di Treviso, aveva sbattuto il volto e una spalla, a causa di una scivolata. L’infortunato, recuperato e imbarcato, è stato trasportato all’ospedale di Belluno.
Una squadra del Soccorso alpino di Agordo è invece andata al rifugio Vazzoler, nel comune di Taibon Agordino, allertata dal gestore poichè un alpinista, A.S., 47 anni, di Montegalda (VI), caduto sulla via Ratti alla Torre Venezia, si era ferito a un ginocchio e, dopo essersi calato con il compagno autonomamente, raggiunto il rifugio non era più in grado di proseguire. L’uomo è stato accompagnato in jeep da una squadra, presente anche un medico, al pronto soccorso di Agordo. Infine i soccorritori di Longarone stanno riconducendo a valle marito e moglie, che si sono persi nei dintorni di Casera Col delle Agnelle, sul monte Salta. Una volta individuata la coppia in un punto impervio, è stata attrezzata una corda per facilitare il loro spostamento. I due coniugi adesso stanno rientrando con la squadra.

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