IL RUMORE NON E’ MOLESTO SE SVEGLIA SOLO I VICINI – LA CASSAZIONE FA GIURISPRUDENZA SU UN CASO SCOPPIATO A BELLUNO

In una delle province d’Italia con il più alto tasso di litigiosità, si tratta di una sentenza cha farà discutere.
La Cassazione ha infatti sancito con una pronuncia destinata a fare giurispurdenza che solo se i rumori molesti arrivano a disturbare la quiete pubblica di “un numero indeterminato di persone” al di fuori del palazzo, allora si può ricorrere al giudice penale per imporre un po’ di tranquillità. Fare rumore in condominio, insomma, non è reato. Al massimo si può agire in sede civile per ottenere una sanzione nei confronti dei condomini molesti. A spiegarlo è il supremo giudice di legittimità che ha annullato una
condanna del Tribunale di Belluno a tre persone, una famiglia della stessa città, denunciate dall’amministratore di condominio e da cinque condomini per aver provocato rumori eccessivi “sbattendo con violenza le porte dell’appartamento e d’ingresso condominiale, urlando immotivatamente sulle scale del condominio, nonché sbattendo tavoli e sedie sul pavimento dell’appartamento da essi occupato”. Ma tutto questo non è reato, almeno a sentire la Cassazione.

Fonte: Ansa

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