CRISI ECONOMICA – LA PREFETTURA CORRE AI RIPARI

Dall’Ideal Standard alla Safilo, passando per l’Invensys, in provincia di Belluno le crisi aziendali si sprecano e questi sono soltanto i nomi più altisonanti, quelli che per intenderci fanno notizia.

A Belluno – lo dicono i sindacati ma anche gli industriali – la crisi generale fa più vittime che altrove sia in termini aziendali che occupazionali. Da qui la chiamata a raccolta da parte della Prefettura che per mercoledì mattina ha indetto una riunione della Conferenza provinciale permanente.

Nella nota della Prefettura, solitamente asettica nel dare comunicazioni di qualsiasi tipo, si usano toni inediti.

“La prosecuzione del ciclo congiunturale economico sfavorevole”, si legge, “in un quadro di necessario rigore finanziario, sta determinando, anche in questa parte del territorio nazionale, diffusi problemi sociali connessi sia a crisi d’impresa, con conseguenti riduzioni dei livelli occupazionali, sia ad avvertite difficoltà delle famiglie a mantenere i pregressi livelli di reddito”.

Tradotto, sempre meno soldi in circolo all’ombra delle Dolomiti.

Ambizioso lo scopo dell’incontro, quello di individuare una strategia per incidere sul trend negativo e sul conseguente disagio sociale.

Alla Conferenza Provinciale Permanente, oltre a Provincia, Comuni di Belluno e Feltre, Forze dell’Ordine, INPS e dipartimenti provinciali del Lavoro, sono stati invitati a partecipare anche i rappresentanti delle Conferenze dei Sindaci delle ULSS n. 1 e n. 2, la Camera di Commercio, le Associazioni di Categoria, Cgil, Cisl e Uil. Certo, la soluzione non sarà dietro l’angolo.

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