MALATI DI GIOCO TRA LE DOLOMITI – DA CASTELFRANCO L’ENNESIMA DENUNCIA

Belluno è una delle province dove di più si gioca d’azzardo. A dirlo stavolta è il dottor Graziano Bellio del dipartimento di dipendenze di Castelfranco Veneto, centro che ha in cura anche dei bellunesi affetti da “ludopatie”, cioè i malati di gioco, quei soggetti che giocano in maniera compulsiva rivoluzionando le loro abitudini e mettendo anche a repentaglio la stabilità economica non solo propria ma di intere famiglie.
A proeccupare sono soprattutto quei giovani che vedono nel gioco un modo per avere soldi in modo facile, senza faticare.
“Il gioco – ha spiegato lo psicologo – è un’industria che inganna le persone e le tiene a giocare anche quando perdono. Infatti lo Stato nel 2011 ha così incamerato 9 miliardi di euro, il 30% in più del precedente anno. Il gioco d’azzardo resta illegale, ma on line si pratica. Vi è una vera e propria istigazione al gioco. Il supermercato, le poste: tutti ti offrono gratta e vinci”.

Altro discorso i videopoker che hanno già ridotto sul lastrico intere famiglie bellunesi come confermato recentemente anche da alcune associazioni caritatevoli. Insomma, la crisi non fa che accentuare il fenomeno anche tra le Dolomiti.

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