SCIOLARI RESTA IN SIBERIA MA IL PROCESSO A SUO CARICO VA AVANTI

Se ne starà per quasi un anno nel grande nord accanto alla compagna Sabrina lontano dal palazzo di giustizia bellunese, dove però il processo a suo carico andrà avanti lo stesso.
Ario Sciolari, l’alpinista cadorino-romano, lo ha scritto in una lettera indirizzata al giudice Sergio Trentanovi, presidente del collegio giudicante.
Nella lettera al magistrato l’alpinista ha ribadito la propria innocenza, respingendo l’accusa infamante di aver molestato sessualmente un ragazzino vicentino di 12 anni che alcuni anni fa nello Zoldano aveva partecipato ad un campo scuola coordinato proprio da Sciolari, che già ha scontato quattro mesi di carcere preventivo e nove di domiciliari
Una volta ritornato in libertà Sciolari è partito per la traversata dei monti siberiani, zona nella quale ha deciso di trascorrere un po’ di tempo, nel frattempo l’udienza è stata rinviata al 6 giugno in tribunale a Belluno.

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