OSSERVATORIO VEGA ENGINEERING: MARZO MESE NERO PER LE MORTI SUL LAVORO

Marzo Un mese nero per l’Italia che lavora e un mese nero anche per il Nordest.
sono state 6 infatti le morti sul lavoro registrate nel solo mese di marzo in triveneto dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering e 44 nel paese.
cosi’ sale a 15 il numero dei decessi a nordest nel primo trimestre 2012; a 108 in tutta la penisola.
ma per veneto friuli e trentino e’ il dato peggiore degli ultimi tre anni: erano 14 infatti le vittime del primo trimestre 2010, 13 nel 2011.

Un mese nero per l’Italia che lavora e un mese nero anche per il Nordest; sono state 6 infatti le morti sul lavoro registrate nel solo mese di marzo dall’Osservatorio Sicurezza sul Lavoro di Vega Engineering: 3 in Veneto, 2 in Friuli Venezia Giulia e 1 in Trentino Alto Adige.
E sale a 15 il numero dei decessi in Triveneto nel primo trimestre 2012. 108, invece, le morti bianche registrate in tutto il Paese. Ma per il Nordest è il peggior dato degli ultimi tre anni (erano 14 le vittime del primo trimestre 2010, 13 nel 2011).
Tant’è che l’area nordorientale italiana si distingue purtroppo anche come la seconda della Penisola per incidenza di morti bianche rispetto alla popolazione lavorativa con un indice pari a 4,9 contro il 4,7 della media nazionale. Il Veneto, poi, continua ad essere ancora sul podio del Paese; quarta per numero di decessi – ne conta 9 – dopo la Lombardia (18), la Toscana (17) e l’Emilia Romagna (10). Sono invece raddoppiate nel mese di marzo le vittime in Friuli Venezia Giulia e Trentino Alto Adige (salite rispettivamente a 4 e a 2).
Insieme ai numeri assoluti, però, l’Osservatorio mestrino analizza anche l’indice di mortalità rispetto alla popolazione lavorativa. E i valori più elevati a Nordest arrivano dal Friuli Venezia Giulia (7,9 contro una media nazionale di 4,7), seguito dal Veneto e dal Trentino Alto Adige (4,3).
Osservando poi la classifica provinciale si contano 2 vittime a Rovigo, Verona, Vicenza, Udine e Bolzano. Un decesso sul lavoro è stato registrato a Venezia, Treviso, Belluno, Gorizia e Pordenone (tutti i dati sono disponibili sul sito www.vegaengineering.com). Padova, Trieste e Trento, invece, continuano fortunatamente ad esorcizzare il dramma.
A Rovigo, poi, spetta anche una maglia nera a livello nazionale: settima provincia per numero di morti bianche confrontate con la popolazione lavorativa: l’indice per Rovigo è pari a 19,4. Ma non va bene neppure a Gorizia (nona posizione nazionale con un indice di 17,6). Rilevante in tal senso anche l’indice di Belluno (11).
Quattro vittime del lavoro su dieci a Nordest operavano nel settore agricolo. Mentre due su dieci nelle costruzioni. Il terzo posto nella graduatoria dei settori economici viene condiviso tra i trasporti, comunicazioni e magazzinaggi, e il commercio e le attività artigianali (in entrambi i casi si rileva il 13,3 per cento delle vittime); seguono alla pari le industrie alimentari e i servizi (6,7 per cento).
Il decesso per schiacciamento avvenuto in seguito alla caduta di oggetti pesanti è la prima causa di morte a Nordest (il 33,3 per cento dei casi), seguita dalla caduta dall’alto (26,7 per cento), dal ribaltamento di veicoli o mezzi in movimento (20 per cento), da cause elettriche (13,3 per cento), da contatto con organi lavoratori in movimento (6,7 per cento).
Le fasce d’età più colpite a Nordest sono quelle tra i 55 e i 64 anni (36 per cento del totale dei decessi) e tra i 45 e i 54 anni (29 per cento).

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