Sanità di montagna, Toscani (Lega Nord): Belluno nel gruppo di lavoro con Trento, Bolzano e Valle d’Aosta

Sanità di montagna, Toscani (Lega Nord): Belluno nel gruppo di lavoro con Trento, Bolzano e Valle d’Aosta

Il vicepresidente del Consiglio regionale: importante conoscere nuove modalità organizzative e di erogazione dei servizi, così da poter procedere all’individuazione di soluzioni innovative

Venezia, 28 marzo 2012 – “L’Ulss di Belluno entrerà a far parte del gruppo di lavoro costituito dalle Province Autonome di Trento e Bolzano e dalla Regione Autonoma della Valle d’Aosta per promuovere un confronto diretto sui diversi servizi sanitari regionali”. Lo comunica il Vicepresidente del Consiglio regionale del Veneto Matteo Toscani, che nelle scorse settimane ha incontrato Livia Ferrario e Florian Zerzer, dirigenti responsabili della Sanità rispettivamente di Trento e Bolzano. “Essendo realtà montane molto simili alla nostra – spiega il consigliere regionale della Lega Nord – ho ritenuto importante approfondire le caratteristiche dei due modelli sanitari, in modo da poterne ricavare indicazioni utili per la programmazione regionale che stiamo discutendo anche in questi giorni”.

“Ho trovato disponibilità e grande interesse al confronto – aggiunge il vicepresidente dell’assemblea veneta – anche perché, nonostante la nota differenza di risorse economiche a disposizione, ci troviamo ad affrontare problematiche simili. Mi riferisco, in particolare, al reperimento di medici specialisti e alla difficoltà nel coniugare la qualità con la capillarità dei servizi. Un’impresa, quest’ultima, tutt’altro che facile”.

“D’accordo con il direttore generale Antonio Compostella – afferma ancora Matteo Toscani – ho perciò deciso di proporre a Trento e Bolzano l’inserimento dell’Ulss di Belluno nel gruppo di lavoro che avevano già costituito insieme alla Regione Valle d’Aosta. La risposta è stata positiva e di questo non posso che essere soddisfatto. Ringrazio perciò le tre realtà montane dell’opportunità concessa alla nostra provincia, un’opportunità da cogliere, nell’ottica di una visione delle politiche per la montagna che, anche in ambito sanitario, può andare oltre i confini amministrativi. E’ infatti importante, per ciascuna realtà, conoscere nuove modalità organizzative e di erogazione dei servizi, così da poter procedere all’individuazione di soluzioni innovative”.

“Dal confronto con le vicine realtà a statuto speciale – conclude Matteo Toscani – è emerso anche un altro aspetto singolare, anzi paradossale: molti di coloro che auspicano il passaggio della nostra provincia dal Veneto al Trentino Alto Adige sono gli stessi che criticano soluzioni in ambito sanitario che di là attuano da anni, con soddisfazione sia delle aziende sanitarie che degli utenti”.

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