Caccia in deroga, Stival vada alla Corte di Giustizia Ue

Caccia in deroga, Stival vada alla Corte di Giustizia Ue

Una delegazione della Regione Veneto incontra oggi la Commissione europea per difendere la caccia in deroga. Zanoni (IdV): “Invece che a Bruxelles, Stival vada a Lussemburgo alla Corte Ue che ha già diffidato l’Italia. A rischio milioni di uccelli e le tasche dei cittadini italiani”
“Invece di venire a Bruxelles per incontrare la Commissione europea, Stival vada a Lussemburgo alla Corte di Giustizia europea che ha già bocciato la caccia in deroga del Veneto”. Andrea Zanoni, Eurodeputato IdV e vice Presidente dell’intergruppo Benessere degli Animali, commenta così la visita delle delegazione della Regione Veneto che incontrerà oggi esponenti dei servizi della Commissione europea per parlare proprio di caccia in deroga. “Se Stival spera che basti dare i pugni sul tavolo per convincere la Commissione a fare dietrofront sulla caccia si sbaglia di grosso. L’unico modo di evitare una procedura d’infrazione è il rispetto delle direttive comunitarie”.
Dopo la Lombardia, anche il Veneto cerca di convincere delle proprie ragioni sulle deroghe concesse ai cacciatori la Commissione europea dopo la lettera di diffida (messa in mora) inviata il 24 novembre scorso all’Italia intimando il rispetto delle sentenze della Corte Ue sulla caccia in deroga. “La Corte di Giustizia con sentenza dell’11 novembre del 2010 ha dichiarato illegittima la legge veneta sulla caccia in deroga – spiega Zanoni – Di cos’altro ha bisogno Stival per rendersene conto?”.
Zanoni critica duramente le affermazioni dell’assessore Stival circa le “undici Regioni europee che praticano la caccia in deroga”. “Stival è pregato di non livellare al ribasso le politiche venete in materia ambientale e di protezione della fauna. Se ci sono undici Regioni che praticano la caccia in violazione della direttiva Ue Uccelli, sarà bene che la Commissione europea invii undici lettere di messa in mora, anzi, sarà mio dovere segnalarlo ai suoi servizi competenti”.
“La Regione Veneto rispetti una volta per tutte la normativa europea e la smetta di cercare dei cavilli per ingraziarsi la lobby ingorda dei cacciatori – conclude Zanoni – In questo modo Stival e Zaia non fanno altro che mettere a repentaglio le tasche dei contribuenti italiani”.

Lascia un commento