QUANDO L’ESTORSIONE SI FA “HOT”

QUANDO L’ESTORSIONE SI FA “HOT”

Cercavano un brivido di piacere e invece hanno provato attimi di terrore e imbarazzo. La vicenda è quella che vede ala sbarra un pugliese di 37 anni, accusato di estorsione nei confronti di due uomini bellunesi.

I due – nell’aprile del 2008 – si sarebbero intrattenuti su una hot line con una ragazza particolarmente disinibita. Fin qua nulla di strano, almeno dal punto di vista giudiziario, fino a quando il pugliese non li ha contattati dicendo loro che era il padre della ragazza e che li avrebbe denunciati. Sua figlia non solo era minorenne ma pure disabile.

In un secondo momento il pugliese ha anche finto di essere un brigadiere interessato al caso.

Preoccupati per l’escalation di telefonate i due bellunesi hanno denunciato l’episodio. Da qui le indagini sul 37enne.

Ora si tratta di capire se la voce telefonica fosse proprio la sua, per questo il giudice ha disposto una consulenza e rinviato l’udienza di 60 giorni.

Resta da capire se nella rete dell’imputato siano finiti anche altri bellunesi che magari a differenza delle due presunte vittime non si sono fatti avanti per evidenti motivi di imbarazzo. Stavolta davvero piange il telefono…

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