La Corte di Cassazione ha deciso: il referendum è illegittimo

Non c’è possibilità per il passaggio della terra bellunese dal Veneto al Trentino AA. Il presidente Bottacin: «Non siamo cittadini di serie B: mi appello al Presidente Napolitano»

Nel primo pomeriggio di oggi, la segreteria della Corte di Cassazione ha emesso l’ordinanza secondo cui il quesito referendario per il passaggio del territorio della provincia di Belluno dalla regione Veneto a quella del Trentino Alto Adige è illegittimo. Con una fax a Palazzo Piloni, oggi pomeriggio, la Corte di Cassazione ha reso nota l’ordinanza che dichiara illegittima la richiesta avanzata dalla terra bellunese, nata dalla raccolta di 17.500 firme, di traghettare dal Veneto al Trentino Alto Adige. In linea generale, le motivazioni che hanno portato a questa decisione sono contenute nel documento che (comma 2) della Carta costituzionale, in cui la Regione trentina viene indicata come “costituita dalle Province autonome di Trento e di Bolzano”. «Stiamo valutando, con l’ausilio di giuristi di fiducia, il testo che ci è pervenuto – ha commentato il presidente della Provincia di Belluno, Gianpaolo Bottacin – . Come bellunesi ci sentiamo traditi: faccio ora appello al Capo dello Stato, Giorgio Napolitano, perché non è ammissibile che la nostra gente venga trattata come cittadini italiani di serie B, a cui viene negato il diritto sacrosanto di scegliere del proprio destino». «Sapevamo che sarebbe stato un cammino difficile – ha commentato Stefano Ghezze, presidente del Consiglio provinciale – . Ora i cittadini si vedono privati del diritto di auto-determinazione, un diritto a cui pare che tutti possano appellarsi, a meno che non si vada a toccare il Trentino Alto Adige. Ho già dato mandato per una convocazione urgente dei capigruppo, nella giornata di domani, per affrontare la  prossimi passi da compiere».