LA RINASCITA DEL BOSCO: DAGLI SCHIANTI DI VAIA, “RIAMBIENTIAMOCI” RIPARTE CON “CASArmonica”

Dopo VizArt e il progetto artistico di land art che ha sviluppato la rinascita del
bosco, il progetto RiAmbientiamoci riparte dagli schianti della tempesta Vaia
per valorizzare la risorsa legno e il territorio, puntando sulla musica: nel 2020,
la proposta si chiama CASArmonica ed è stata presentata nei giorni scorsi a
Piè della Costa, in Val Visdende, nel territorio di Santo Stefano di Cadore, sul
terreno che la Regola di Casada ha voluto in parte dedicare a questo
progetto.
Il progetto
«Vogliamo costruire una filiera bosco-legno incentrata sul legno di risonanza
per la costruzione di strumenti musicali: per dare ulteriore significato a questa
esperienza, vogliamo realizzare una “casa armonica”, ossia un grande spazio
destinato alla musica, un auditorium e una sala di registrazione oltre ad una
struttura ricettiva, in legno della Val Visdende – spiega la coordinatrice del
progetto e presidente della Cooperativa Lassù, Daniela Zambelli – Dobbiamo
guardare certo al valore economico del legno, ma dobbiamo trasformarlo in
risorsa di crescita per il territorio, che crei ricchezza e valore, anche culturale,
per l'intera comunità, difendendo l'ambiente».
Il progetto vede il coordinamento della Cooperativa Lassù di Comelico
Superiore con la partecipazione della Regola di Casada di Santo Stefano di
Cadore, proprietaria del terreno e del patrimonio forestale coinvolti nel
progetto, di FLAI CGIL Belluno e con il finanziamento di Caf CGIL Veneto.
Tema al centro di RiAmbientiamoci è il cambiamento climatico e gli effetti
diretti, come la tempesta Vaia, che questo ha sull'ambiente e sulle
popolazioni: «Eventi atmosferici estremi ormai si susseguono con
impressionante regolarità. – sottolinea Zambelli – Il cambiamento climatico è
un fatto ed è una nostra responsabilità: questo progetto non cambierà le cose
nell’immediato, ma traccia una linea di demarcazione netta tra un tempo in
cui la montagna è stata a lungo maltrattata e un altro in cui torna ad essere
centrale nei destini delle comunità, a partire dai beni comuni che ci dona».
La presentazione
A spiegare visivamente la filiera sono stati i quattro momenti in cui è stata
divisa la presentazione: “Tagli – risonanze economiche”, dove Samuele
Giacometti di 12 to-many e i Fratelli Leita, artigiani carnici che realizzano
strumenti musicali in legno, hanno mostrato in funzione una segheria mobile
che consente di tagliare e lavorare il legname direttamente nel bosco; “Voci –
risonanze botaniche”, durante il quale Filippo Lanteri ha illustrato il suono
delle fibre del legno di risonanza della Val Visdende; “Suoni – risonanze
artistiche” con l'esibizione di Angelica Selmo al clavicembalo “100% Made in

Dolomiti” realizzato dai Fratelli Leita; infine, “Segni – risonanze
architettoniche”, con la presentazione da parte di Daniela Zambelli del
progetto CASArmonica, un laboratorio musicale nel cuore della Val Visdende
interamente realizzata con il legno comeliano.
La filiera
«Abbiamo già il primo e l'ultimo anello della filiera: la Regola, proprietaria del
bosco, con la materia prima, e i produttori di strumenti musicali, i Fratelli Leita
– sottolinea Zambelli – Vogliamo promuovere questo progetto per continuare
a far sì che il segno indelebile del 2018 che è stata Vaia venga convertito in
opportunità per queste terre; vogliamo far passare il messaggio che
dobbiamo saper dare il giusto valore alle nostre risorse: come ha spiegato
Giacometti, la stessa quantità di legno può valere qualche centesimo come
cippato o decine di euro se lavorato nella maniera corretta e destinato alla
produzione di strumenti. Non vuol dire che dobbiamo scegliere o uno o l'altro:
dobbiamo essere coscienti che c'è un'alternativa e che questo può
trasformarsi in un valore socio-economico incredibile per le nostre terre».
Fondamentale in questo percorso è la partnership con la Regola di Casada,
Caf CGIL e FLAI CGIL: «Dobbiamo ringraziare la Regola di Casada per aver
creduto nella nostra proposta e per aver investito in un progetto che vuole
attualizzare il ruolo della Regola quale custode del bosco e ora attivatore per
la Comunità di un percorso di crescita, condiviso da un gruppo di persone
che credono in uno sviluppo sostenibile – conclude Zambelli – A Caf e FLAI
Cgil il ringraziamento per il contributo economico che ci ha consentito di
sviluppare l'intero progetto RiAmbientiamoci e per il sostegno nella
realizzazione delle iniziative di VIZArt con la Regola di Dosoledo lo scorso
anno e ora di CASArmonica».

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