INCONTRO ASSESSORE LANZARIN: SODDISFAZIONE DEL SINDACO AURONZO TATIANA PAIS BECHER

Un precedente’incontro in Regione con l’Assessore Lanzarin
Il sindaco di Auronzo Tatiana Pais Becher esprime soddisfazione per l’incontro tenutosi oggi presso l’ospedale di Pieve di Cadore con l’Assessore alla Sanità della Regione Manuela Lanzarin, che ha incontrato i Sindaci del Comelico, di Auronzo e di Pieve, accompagnata dal Direttore Sanitario Adriano Rasi Caldogno, dal consigliere regionale Franco Gidoni, dal primario del SUEM Giovanni Cipollotti e dall’Assessore regionale Gianpaolo Bottacin.

Come annunciato durante l’incontro veneziano del 16 gennaio la Lanzarin è venuta personalmente in Cadore per confrontarsi con gli amministratori che le avevano chiesto un ulteriore confronto per discutere la questione del bando di privatizzazione del punto di primo intervento e del servizio di emergenza dell’ospedale di Auronzo, proposto quale alternativa alla possibile chiusura del servizio a causa della mancanza di medici.

Il Direttore Sanitario Rasi Caldogno aveva assicurato i Sindaci che nulla sarebbe mutato nell’erogazione del servizio per gli utenti, garantendo lo stesso numero di personale e di uscite con l’ambulanza. Invece il bando prevede un dimezzamento del personale e garantisce solo un’uscita, da qui la preoccupazione dei Sindaci e la mobilitazione della cittadinanza con l’avvio di una petizione popolare.

Durante l’incontro di Pieve il Sindaco di Auronzo ha ribadito: “Il servizio di emergenza/urgenza è vitale per l’Alto – Cadore: l’ospedale di Auronzo copre i Comuni di Auronzo (Misurina e Tre Cime di Lavaredo incluse), il Comelico (Comelico Superiore, Danta, San Pietro, San Nicolò, Santo Stefano) e l’Oltrepiave (Vigo, Lorenzago e Lozzo) per un’area complessiva di 630 km2. Ricordo ai presenti le peculiarità del territorio montano, un’area con morfologia diversa, quindi 100 km in alta quota non sono come 100km in pianura; per altitudine si va dai 700m di Lozzo ai 2300m delle Tre Cime, le strade sono spesso tortuose e a tornanti, le condizioni meteorologiche sono spesso avverse (neve e ghiaccio), i tempi di percorrenza spesso rallentati. Inoltre l’intera area è zona turistica, siamo nelle Dolomiti Patrimonio Unesco, e solamente in estate il comune di Auronzo conta 300.000 presenze, oltre all’afflusso di turisti alle Tre Cime di Lavaredo, stimato in 300.000 persone durante i mesi che vanno da giugno a settembre. Non possiamo certo ragionare con la logica dei numeri, altrimenti in montagna dovremmo chiudere tutto, ospedali, scuole, poste, servizi di trasporto etc. Dobbiamo garantire gli standard efficienti e efficaci, per non avere cittadini di serie A e di serie B e non intendiamo rinunciare al livello minimo di assistenza nelle zone di montagna e in particolare dei Comuni che siamo chiamati ad amministrare”.

Tutti gli amministratori presenti hanno ribadito pertanto la necessità di mantenere e garantire il servizio con 2 ambulanze dotate di autista e infermiere H24 7 giorni su 7, evidenziando che tra gennaio e i primi giorni di febbraio 2020 vi sono state ben 8 uscite in contemporanea di due ambulanze nel nostro territorio.

L’Assessore Lanzarin, dopo aver ascoltato gli interventi dei Sindaci, ha affermato che se il problema è la seconda ambulanza, che non sarebbe più garantita con l’avvio della privatizzazione, si può benissimo risolvere garantendone la presenza, con il personale reperibile, presso l’ospedale di Auronzo di Cadore, come servizio separato da quello del punto di primo intervento, e che la proposta è di aggiungerne una terza, attrezzata per l’emergenza sanitaria, nei periodi di massimo afflusso turistico, 2 mesi in estate e 2 mesi in inverno.

La proposta dell’Assessore è stata accolta con un sospiro di sollievo dai presenti.

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