Cortina: petizione contro centraline su torrente Bigontina.

Il Bigontina è un torrente pericoloso e va lasciato in pace: non è il caso di costruire centraline idroelettriche lungo quel corso d’acqua. A chiederlo sono i cittadini della frazione di Alverà, a Cortina, che hanno firmato una petizione per fermare due progetti di captazione e utilizzo dell’acqua del Bigontina, per motivi di sicurezza pubblica . I firmatari, una quarantina, hanno scritto al governatore veneto Luca Zaia, a Roberto Padrin presidente della Provinzia di Belluno, a Gianpietro Ghedina sindaco di Cortina. Chiedono loro di sospendere l’iter burocratico dei due impianti.
Ricordano quanto accaduto il 5 agosto dell’anno passato e poi di nuovo il 12 settembre, con esondazioni del Bigontina, ingrossato dal Ru de ra Graes, che hanno ucciso e portato danno a case e attività produttive. Ricordano che l’esondazione di agosto ha gravemente danneggiato una cabina Enel, realizzata presso il ristorante Lago Scin. In quell’occasione la furia del torrente spazzò via e trasportò per centinaia di metri anche una passerella d’acciaio, costruita poco prima dal Cai di Cortina per agevolare il passaggio degli escursionisti lungo i sentieri della zona. I due progetti di Dolomiti Derivazioni sono a caduta l’uno sull’altro: il primo prevede di derivare l’acqua nella zona del Lago Scin, trasportarla per due chilometri in condotta, sino alla centralina di Pecol. Il secondo impianto si svilupperebbe da Pecol sino all’abitato di Cortina.

Marco Dibona

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