GREASE – IL MUSICAL venerdì 26 gennaio 2018, ore 21:30 sabato 27 gennaio 2018, ore 21:30 GRAN TEATRO GEOX – PADOVA

20 anni e non sentirli. Non è un’operazione nostalgia, la nuova edizione di Grease della Compagnia della Rancia, ma una lettura davvero nuova, luminosa, a tratti abbagliante. Un fenomeno che si conferma a ogni replica – più di 1.500, per oltre 1.700.000 spettatori – di una festa travolgente che dal 1997 accende i teatri italiani. Lo spettacolo firmato da Saverio Marconi ha dato il via alla musical-mania, trasformandosi in un vero e proprio fenomeno di costume “pop”.

Per questa edizione speciale è GUGLIELMO SCILLA, conosciuto sul web anche come Willwoosh, – che, dal successo della rete, ha collezionato importanti esperienze in TV (l’ultima in ordine di tempo è la partecipazione a Pechino Express, insieme ad Alice Venturi con la coppia degli #Amici), radio e cinema, – ad interpretare il protagonista del musical Danny Zuko, il leader dei T-Birds. Al fianco di Guglielmo Scilla, Lucia Blanco (A Chorus Line, La Bella e la Bestia, Mamma Mia!, La febbre del sabato sera, Dirty Dancing e Footloose) veste i panni di Sandy, la ragazza acqua e sapone come Sandra Dee e Doris Day, che arriva a Rydell e, per riconquistare Danny dopo un flirt estivo, si trasforma diventando sexy e irresistibile.
Il cast è composto da giovanissimi performer dal talento ineguagliabile pronti a vestire ogni sera gli studenti dell’high school più celebre: Danny, il bullo dal cuore tenero, Sandy, la ragazza acqua e sapone come Sandra Dee e Doris Day, che arriva a Rydell e, per riconquistare Danny dopo un flirt estivo, si trasforma diventando sexy e irresistibile; l’esplosivo Kenickie, la ribelle e spigolosa Rizzo; insieme a loro, i T-Birds (Roger, Doody, Sonny) e le Pink Ladies (Marty, Jan). UTeen Angel in questa nuova edizione sarà un angelo davvero particolare, cui Frenchy dedica il nuovo brano “Ho bisogno di un angelo” (“All I Need Is An Angel”), scritto da Tom Kitt and Brian Yorker per Grease Live! e per la prima volta al mondo inserito in una versione teatrale su gentile concessione di Warner Chappell, con la traduzione di Franco Travaglio, che firma le liriche italiane dello spettacolo insieme a Michele Renzullo. 

Grease, con la sua colonna sonora elettrizzante da Summer Nights a You’re the One That I Want, le canzoni aggiunte di B. Gibb, J. Farrar, L. St. Luis, S. Simon e le coreografie irresistibili, piene di ritmo ed energia, non è mai stato così attuale, e non è un caso che proprio in questi giorni, in ogni analisi del successo planetario di La La Land, i critici facciano riferimento proprio al film cult del 1978 con John Travolta e Olivia Newton-John che ha fatto innamorare (e ballare) intere generazioni, capace di divenire fenomeno di costume, sempre più vivo nella nostra estetica quotidiana, tra canzoni indimenticabili e protagonisti diventati vere e proprie icone generazionali. In 20 anni di successi in Italia, si è trasformato in una macchina da applausi, cambiando il modo di vivere l’esperienza di andare a teatro. Oggi Grease è una festa da condividere con amici, figli, famiglie intere o in coppia, è trascorrere due ore spensierate, è non riuscire a restare fermi sulle poltrone ma scatenarsi a ballare: un inno all’amicizia, agli amori indimenticabili e assoluti dell’adolescenza, oltre che a un’epoca – gli anni ’50 – che oggi come allora rappresentano il simbolo di un mondo spensierato e di una fiducia incrollabile nel futuro e nel progresso.

Grease nasce nel 1971 al Kingston Mines Chicago club, quando Jim Jacobs e Warren Casey decidono di realizzare un musical composto solo per chitarra; lo chiamano “Grease” per evocare i capelli imbrillantinati e lo stile degli anni ’50. “Fu a Chicago, Illinois, intorno a marzo-aprile 1970. Ad un party, quasi per gioco, tirai fuori alcuni dei miei vecchi 45 giri degli anni ’50. Queste canzoni apparvero subito alquanto datate a confronto con il funk psichedelico degli anni ’70, ma allo stesso tempo rappresentavano un cambiamento di velocità contro la melodia ripetitiva tanto cara in quei giorni. E fu così che proposi a Warren Casey la mia bizzarra idea: un musical a Broadway che utilizzasse la musica degli ultimi anni ’50. Warren sollevò la più ovvia delle domande: ‘Grandioso, ma di cosa tratterà lo spettacolo?’” – Jim Jacobs.

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