MEDICINA DI MONTAGNA: IL TEAM GAZPROM SI ALLENA A MISURINA CON L’ISTITUTO PIO XII – Audio

Oggi il Dr Ermanno Baldo, Direttore Clinico dell’Istituto PIO XII Onlus – unico centro specializzato in Italia per lo studio, la cura e la riabilitazione in montagna delle malattie respiratorie pediatriche – e i dirigenti e atleti del team ciclistico professionistico Gazprom RusVelo, hanno presentato l’esperienza clinica e sportiva realizzata insieme a Misurina, primo progetto di studio tra la medicina di montagna e il migliore allenamento a beneficio delle capacità respiratorie degli sportivi, sinergia utile anche nella riabilitazione in montagna di malattie del respiro come l’asma.
Servizio e foto Gianluca De Rosa.
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Comunicato

Misurina, 17 novembre ’17 – Oggi il Dr Ermanno Baldo, Direttore Clinico dell’Istituto PIO XII Onlus – unico
centro specializzato in Italia per lo studio, la cura e la riabilitazione in montagna delle malattie respiratorie
pediatriche -, e i dirigenti e atleti del team ciclistico professionistico Gazprom RusVelo, hanno presentato
l’esperienza clinica e sportiva realizzata insieme a Misurina, primo progetto di studio tra la medicina di
montagna e il migliore allenamento a beneficio delle capacità respiratorie degli sportivi, sinergia utile anche
nella riabilitazione in montagna di malattie del respiro come l’asma.
Proprio ieri Ministero Salute, ISS e Coni hanno lanciato la campagna nazionale “Salute, sport e movimento
fisico”. Stimati risparmi di 2 mld per il SSN grazie ai benefici dell’attività fisica. In Italia solo il 50% degli
adulti raggiunge i livelli raccomandati di attività fisica, tendenza confermata nei bambini e adolescenti, e la
sedentarietà colpisce più del 32% degli italiani. Aumentano così il rischio di insorgenza di malattie croniche
e i costi sociali sotto forma di spese sanitarie aggiuntive, assenze lavorative e morti premature.
Dice il Dr Baldo: “L’obiettivo del nostro lavoro è studiare e dimostrare se un adeguato programma di
riabilitazione in altura possa cambiare l’andamento delle malattie respiratorie croniche ed in particolare
dell’asma, con l’obiettivo di ottenere alla fine della crescita un incremento della massima funzionalità
respiratoria, che condizionerà la salute respiratoria per tutta la vita.”
Da questo nasce il nostro interesse per una collaborazione con chi nello sport e nella medicina di montagna
si è occupato di utilizzare la montagna e l’altitudine per l’allenamento. In passato nell’asma, l’attività fisica
veniva scoraggiata poiché si riteneva che potesse peggiorare la funzionalità polmonare.
Oggi abbiamo dimostrazioni convincenti e un buon grado di evidenza, degli effetti positivi che l’attività fisica
e sportiva è in grado di produrre anche nelle malattie respiratorie croniche e sappiamo che al contrario
sono la sedentarietà ed il conseguente detraining causato da una riduzione dell’attività fisica, che portano
ad ulteriori limitazioni e peggioramento respiratorio nei soggetti asmatici.
Il tema che vogliamo porre è il ruolo dell’attività fisica nella riabilitazione respiratoria nell’asma. Numerose
segnalazioni confermano come un’attività fisica correttamente impostata, con un carico di lavoro adeguato,
sia in grado di migliorare l’utilizzazione dell’ossigeno, di potenziare i gruppi muscolari anche con un aumento
della vascolarizzazione.
La domanda è se questo sia utile anche per le persone affette da patologie croniche respiratorie e se nel
caso del bambino asmatico, possa rappresentare, correttamente utilizzata, un prezioso strumento
terapeutico.
Le linee guida (ATS) raccomandano la prescrizione dell’esercizio per i soggetti asmatici, e il riallenamento
all’esercizio è oggi ritenuta la componente principale della riabilitazione respiratoria che trova a Misurina le
condizioni ideali. A questa quota di poco inferiore ai 1800 metri vi è una significativa riduzione della
pressione barometrica, una riduzione dell’umidità e quindi della densità dell’aria, delle resistenze
respiratorie e della reattività bronchiale, con un significativo aumento dei volumi respiratori che possono
essere sfruttati per una migliore espansione polmonare. A ciò si aggiungono bassi livelli di allergeni inalatori,
soprattutto l’acaro della polvere, che non raggiunge oltre i 1500 metri una presenza significativa per la
diminuzione dell’umidità, con un rapido miglioramento dell’infiammazione bronchiale allergica.
Da molti anni era noto il miglioramento dei sintomi asmatici durante il soggiorno in montagna, ma oggi
abbiamo forse la possibilità di formulare migliori programmi di riabilitazione respiratoria anche grazie alla
collaborazione e all’esperienza che il mondo dello sport e del ciclismo.
Il progetto con Gazprom RusVelo, che ha visto il team ciclistico presente a Misurina per 10 giorni,
alternando test clinici respiratori all’allenamento in montagna, continuerà in futuro per monitorare il lavoro
fatto.
E’ intenzione del PIO XII Onlus, coerentemente con la nuova strategia di rilancio dell’Istituto a livello
nazionale e internazionale, di ampliare il progetto ad altri team sportivi, del ciclismo e di altre discipline con
le stesse esigenze, al fine di studiare sempre più a fondo il tema “Medicina di Montagna e Sport”, mettendo
questo lavoro a fattore comune con la rete d’eccellenza di Misurina del respiro in montagna, come noto
creata con il Bambino Gesù e il Gemelli di Roma, il Meyer di Firenze, il Gaslini di Genova ed altre eccellenti
pediatrie italiane, e con le istituzioni locali (Regione Veneto e ULSS Belluno in primis) e nazionali (ISS, società
scientifiche pediatriche e associazioni pazienti) già coinvolte nel progetto di rilancio.

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