Hanno purtroppo dato esito negativo le ricerche di Janna Schneider, condotte oggi lungo il tracciato dell’Alta via numero 7 e nelle zone limitrofe dal Soccorso alpino dell’Alpago. Questa mattina, dopo avere avuto ieri la conferma da parte dei parenti della donna sulle sue intenzioni di percorrere proprio quell’itinerario, i soccorritori si sono trovati alle 8 al Rifugio Carota, campo base per il Centro mobile di coordinamento, si sono suddivisi in squadre e sono stati trasportati in quota in diversi punti dall’elicottero del Suem di Pieve di Cadore. La zona è stata anche sorvolata dall’elicottero dei vigili del fuoco, pur con le nuvole a ostacolare la visibilità. Sono state effettuate calate lungo i canali nel punto in cui giovedì scorso è stato rinvenuto il cellulare – riconosciuto come appartenente alla giovane donna dai genitori – sul sentiero che da Forcella della Lastra porta al Col Mat e tutta l’area attorno è stata setacciata attentamente. I soccorritori hanno perlustrato l’intero anfiteatro, percorrendo il sentiero dell’Alta via e anche l’itinerario in cresta sul versante dell’Alpago fino al Passo Valbona, ma nulla è emerso che possa far luce sulla scomparsa dell’escursionista di 39 anni di Münster. Il Soccorso alpino attende che venga aperta la macchina della donna e che qualche informazione in più possa emergere dall’analisi del traffico telefonico del suo cellulare. Poiché Janna potrebbe anche aver deciso di modificare la sua meta, chiediamo a chiunque possa ricordare di averla incrociata anche in luoghi diversi dall’Alta via numero 7 di informare i carabinieri.
Alpago (BL), 21-08-16