DAL 2 AL 23 LUGLIO LA MANIFESTAZIONE, CONSIDERATA UNO DEI MIGLIORI FESTIVAL BLUES ITALIANI, ANIMA L’ ESTATE DELLE DOLOMITI BELLUNESI.

RAPHAEL_WRESSNIGDal 2 al 23 luglio la manifestazione si snoderà lungo tre settimane colme di grande musica e di numerosi eventi collaterali. Il tutto animerà la zona alta della Provincia di Belluno, nelle Dolomiti Patrimonio dell’Umanità, che ancora una volta diventeranno grazie a questo Festival il palco a più alta quota della musica afro-americana.
Scoperta del territorio, musica di qualità, panorami mozzafiato, arte, cultura e gastronomia questi gli ingredienti che sapientemente mixati hanno portato il SanVito Blues&Soul, a diventare un festival noto, considerato e a volte imitato a livello nazionale e non solo. Il tutto nel cuore delle Dolomiti bellunesi, dichiarate dall’ Unesco patrimonio dell’ Umanità. A differenza delle edizioni precedenti non ci saranno più due serate finali a San Vito, ma quell’apertura, il 2 e di chiusura il 23 luglio. Fin dall’inizio il proposito degli organizzatori è stato dare vita a una manifestazione in grado di promuovere il territorio: il risultato è stato raggiunto, sempre compatibilmente con le risorse sulle quali finora hanno potuto contare. La manifestazione ha grandi margini di crescita, soprattutto dal punto di vista dell’interesse turistico. Altri festival, italiani ed europei con risorse economiche ben più importanti a disposizione lo hanno ampiamente dimostrato.
Le ricadute dal punto di vista turistico potrebbero essere davvero importanti se il territorio iniziasse a credere maggiormente in questo evento, che dal 2005 è presente, ogni estate sul nostro territorio. Non servono investimenti importanti, bastno poche migliaia di euro in più, per fare un salto di qualità che poterebbe essere davvero determinante. Sarebbe un peccato se il territorio finisse per perdere una manifestazione come il SanVito Blues&Soul festival. Come ad ogni edizione oltre la proposta musicale, il festival propone anche numerosi eventicollaterali, legati alla cultura e all’arte. L’Arte A Lunga Conversazione, offrirà una mostra di fotografia astronomica di Marcella Giulia Pace, “Sguardi in verticale. Colori e geometrie del cielo” che riprende la bellezza dei fenomeni celesti nei cieli delle Dolomiti e della Sicilia. Altra iniziativa “ArteinVetrina” : verranno esposte, all’interno di vetrine rimaste momentaneamente vuote, le opere di pittura e scultura di 7 artisti sanvitesi .
Altri appuntamenti musicali e culturali, completano gli eventi collaterali. Citiamo anche la VI edizione del premio alla Memoria Bortolo De Vido, che avrà luogo la sera dell’apertura del Festival.
Da sempre tutta l’attività del Festival e dell’associazione è gestita da volontari, puntando da qualche anno soprattutto sui giovani, che hanno sempre risposto con entusiasmo tanto da creare il GruppoGiovani all’ interno dell’associazione stessa.
Continua anche la collaborazione con il Sert di Belluno, il cui camper sarà presente durante le serate d’apertura e di chiusura e, da quest’anno una collaborazione con le sedi Aido e Admo di Belluno, finalizzata alla sensibilizzazione del territorio. Veniamo al programma completo :
il 2 luglio si inizia a San Vito di Cadore, nella sala Polifunzionale Enrico De Lotto, aprira la serata ed il festival 2016, Marco Pandolfi, chitarrista e armonicista, sulla scena da oltre vent’anni, occupa un posto di prestigio nel panorama europeo della musica Blues.
A seguire il Raphael Wressnig Soul Gumbo, Reduce dall’ennesimo premio come miglior organista, il giovane, energico e versatile, Raphael mastica da anni il linguaggio di Blues, Jazz, Soul e Funk, e nel 2013 li mescola con abilità fino a creare un cocktail musicale in cui il risultato finale è il progetto: Soul Gumbo, che vede coinvolti, oltre a Raphael, Craig Handy, sassofonista prestigioso, tra le sue collaborazioni citiamo Art Blakey, Roy Haynes e la Mingus Dynasty Band, Coleman Hawkins, Wynton Marsalis, la Lincoln Center jazz Orchestra. Alla chitarra Alex Scultz, chitarrista di New York, Jerry Lee Lewis, Albert Collins, Jimmy Rogers, James Cotton, BB King e Robert Cray, tra i personaggi con cui ha collaborato. Ha messo la sua firma più di 40 dischi. E per finire il leggendario batterista di New Orleans Johnny Vidacovich. cresciuto sotto l’importante influenza musicale della sua città natale, è riuscito ad affermarsi come uno dei batteristi di maggior talento nella scena blues cittadina. Ha collaborato con Johnny Adams, Professor Longhair e Mose Allison, solo per citarne alcuni.
Il secondo appuntamento è martedì 5 luglio nell’a zona pedonale a San Vito con la proiezione del film, all’aperto:
Aloha from Hawaii – Elvis Presley, lo spettacolo che fece la storia della televisione con lo special televisivo di questo concerto. L’esibizione avvenne presso l’Honolulu International Center Arena di Honolulu nelle Hawaii il 14 gennaio 1973. In tutto, venne seguito in circa 40 paesi e da circa 1 miliardo e mezzo di persone.
Venerdì 8 luglio tocca a Valle di Cadore, ospitare, presso La Tappa The NightTrain Blues Band, attiva dal 1997. Quattro grandi musicisti per un viaggio che porterà il pubblico in un viaggio tra Blues tradizionale, Chicago Blues, R&B, Soul, Funk, Jazz.., attraverso la proposta di un repertorio caratterizzato da una molteplice varietà di situazioni ed elementi stilistici.
Sabato 9 luglio a Vodo di Cadore presso gli impianti sportivi Palada, si ballerà lo Swing con The Metronomes. Nascono nel 1994, collaborando con vari musicisti di area jazz e rhythm’n’blues, sia in campo concertistico che discografico. A partire dal 1994, si esibiscono continuativamente nei principali jazz club del nord Italia e per vari network radiofonici locali e nazionali.
Il repertorio nelle serate live è vastissimo con una predilezione particolare per lo swing americano non scordando qualche incursione in quello italiano.
mercoledì 13 luglio nell’a zona pedonale a San Vito con la proiezione del secondo film, all’aperto: James Brown Live at House of Blues. A dieci anni dalla scomparsa del Godfather of Soul, un film relativo ad un concerto registrato alla House Of The Blues di Las Vegas il 13 giugno del 1999, con un James Brown in splendida forma.
Venerdì 15, il treno si fermerà a Cibiana di Cadore, presso il Tulà dei Bos, con il Claudio Bertolin Trio. Classe ’53, Claudio Bertolin da anni è un punto di riferimento della scena blues italiana, per lui il blues è una ragione di vita, una folgorazione. E’ tra i primi in Italia, che contribuirono a diffondere il Blues. Riesce infatti, come pochi, ad interpretare il Blues con l’intensità di una voce che lui stesso considera lo strumento principale. Ha suonato con molti bluesmen di fama internazionale e si è esibito come apertura ai concerti di artisti del calibro di Pino Daniele, John Mayall, Mickey Baker ed altri.
Sabato 16 luglio tocca a Borca di Cadore, con Matteo Bianco & the Funkstation. Matteo Bianco è dotato di una personalità e stile che si manifestano in tutti i suoi progetti, affiancato sempre da grandissimi musicisti. In questi anni, ha avuto l’onore di stare a fianco di nomi come: Bobby Kimball (Toto), Federico Malaman (Paolo Belli), Alessandro De Crescenzo (Tiziano Ferro, Cesare Cremonini), Andrea Bertorelli e Fabio Nobile (Mario Biondi), Bob Parolin, Alessandra Pascali, Nick Muneratti, Mauro Ottolini, ecc… Un supergruppo per uno spettacolo unico, esplosivo, travolgente e carico di energia con musicisti di fama internazionale.
Martedì 19 luglio ancora a San Vito presso il ristorante Paradiso con due grandi musicisti: Flavio Paludetti alla chitarra e Rudy Fantin al Piano. Entrambi sulla scena musicale da molti anni con diversi progetti, affiancano l’attività concertistica a quella didattica insegnando in diverse scuole.
Mercoledì 20 luglio, a Cortina, presso l’hotel Savoia, in collaborazione con l’associazione culturale Serere di Padova una tavola rotonda, con diversi ospiti, per discutere su: Il futuro del Blues.
Giovedì 21 luglio si torna nella zona pedonale di San Vito con : Peace Through Music, un messaggio di Pace, attraverso la musica e altri momenti artistici, il tutto curato dal GruppoGiovani dell’associazione organizzatrice.
Sabato 23 luglio sarà sempre la sala polifunzionale Enrico De Lotto a San Vito ad ospitare la chiusura del festival. L’apertura della serata sarà a cura del duo Sara Righetto & Alessadro Pasqual, da anni sulle scene nazionali con diversi progetti con numerose collaborazioni. A chiudere la XV edizione del festival sarà Linda Valori.
Nota e rispettata in tutta Europa è certamente tra le voci più particolari, intense ed emozionanti che la scena della canzone italiana possa vantare, spazia dal soul, al blues, al jazz.
Le straordinarie doti e l’aspetto versatile di questa artista, catturano il pubblico regalando emozioni uniche.
Sarà accompagnata da una super band capitanata dal chitarrista e arrangiatore Murizio Pugno.
Come ad ogni edizione un programma complesso, vario e di qualità in grado consolidare il SanVitoBlues&Soul festival tra le eccellenze della provincia e non solo. Ed in grado di soddisfare anche i palati più raffinati anche dal punto di vista gastronomico, considerando che ogni concerto è servito da un stand gastronomico con specialità della tradizione cadorina.

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