Dolomiti: Pellegrino, no a tralicci Terna in sito Unesco

“Ci rassicurano le precisazioni da parte del Ministro dell’Ambiente relativamente al progetto della Terna spa nelle Dolomiti bellunesi: è chiaro che vi è la piena consapevolezza della grave ingerenza ambientale, paesaggistica ed eco sistemica dell’intervento proposto e attualmente ancora sottoposto con molta attenzione alle procedure di VIA. Considerato che il progetto è diretto al miglioramento del servizio elettrico e della sicurezza in un’area sottoposta a condizioni metereologiche molto avverse, a maggior ragione si pretende da Terna spa, società dello Stato che deve perseguire l’interesse pubblico, la presentazione di una alternativa di tracciato e l’impiego delle tecnologie oramai ampiamente usate in tutto il mondo, come l’interramento delle linee e l’uso, per le grandi distanze, della corrente continua con bassissime perdite di carico ed un elettromagnetismo più contenuto e costante.” Queste la dichiarazione di Serena Pellegrino, capogruppo di SEL in Commissione ambiente, che ha rappresentato l’esigenza di tutelare in via definitiva le Dolomiti bellunesi contro lo sfregio ambientale e paesaggistico insito nel progetto della Terna spa, che prevede di installare tralicci alti 60 metri in un territorio ricompreso in un Parco nazionale e dichiarato Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO. “Al netto di quanto veramente necessario, dal punto di vista tecnologico ci si attende da una azienda a capitale pubblico qualcosa di più evoluto di questo progetto vistosamente datato e incongruo rispetto le mutate esigenze delle forniture elettriche, incluso il fatto che sia dettagliatamente prevista la totale mitigazione di tutti gli impatti ambientali.”

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