Raffica di interventi per elicottero Suem e Soccorso Alpino

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L’elicottero dell’Aiut Alpin Dolomites di Bolzano è stato inviato su richiesta del 118 sul Passo Monte Croce Comelico, nel comune di Comelico Superiore, per un’escursionista italiana, E.S., 59 anni, che si era procurata la sospetta frattura di una gamba. Recuperata, la donna è stata trasportata all’ospedale di Cortina. Successivamente l’eliambulanza è decollata in direzione del Rifugio Sora ‘l Sass, a Forno di Zoldo, poiché una coppia di Porcia (PN), A.B., 74 anni, lui, e T.P., 58 anni, lei, era bloccata sulla ferratina di accesso in fase di discesa. Dopo aver imbarcato un tecnico del Soccorso alpino della Valle di Zoldo in supporto alle operazioni, i due escursionisti sono stati individuati e recuperati con un verricello, per essere accompagnati fino all’eliporto.

Nel pomeriggio un escursionista si è sentito poco bene mentre si trovava al Rifugio Falier sotto la Marmolada assieme a familiari ed amici. Scattato l’allarme F.E., 52 anni, di Milano, è stato raggiunto da due tecnici del Soccorso alpino della Val Pettorina arrivati con il quad ed accompagnato fino a Malga Ciapela, dove aveva l’albergo.

Una squadra del Soccorso alpino di Auronzo e del Corpo forestale dello Stato è intervenuta in Val da Rin, in aiuto di un cercatore di funghi, scivolato in un canale nel bosco per una ventina di metri. I soccorritori hanno raggiunto G.D.C.V., 67 anni, di Auronzo di Cadore (BL), gli hanno prestato le prime cure e hanno ripulito l’area attorno dai rami, per facilitare l’intervento dell’elicottero del Suem di Pieve di Cadore, sopraggiunto nel frattempo. L’infortunato, con un sospetto trauma alla colonna, è stato imbarellato e recuperato con un verricello di 30 metri, per essere trasportato all’ospedale di Belluno.

L’elicottero del Suem di Pieve di Cadore è intervenuto Sulla Croda dei Toni, per una cordata di due alpinisti, G.A., 41 anni, di Polesella (RO), e F.C., 33 anni, di Rovigo, impossibilitati a proseguire sulla Via normale, una salita di terzo, quarto grado. Gli scalatori, che si trovavano uno fermo in sosta, l’altro poco più sopra, affaticati e incerti sulla correttezza del percorso, sono stati recuperati in due rotazioni dal tecnico del Soccorso alpino dell’equipaggio con un verricello di 25 metri e trasportati al Rifugio Auronzo.

Attorno alle 13.30 è scattato l’allarme per un escursionista infortunatosi a una gamba sul Col di Caneva, dove l’uomo si trovava con la famiglia. Uno dei congiunti, vista l’assenza di copertura telefonica, era infatti sceso a chiedere aiuto al Rifugio Sorgenti del Piave. Una squadra del Soccorso alpino di Sappada, caricato a bordo il parente dell’uomo, si è avvicinata il più possibile, per poi proseguire a piedi nel bosco per circa 300 metri. Una volta raggiunto, a F.S., 67 anni, di Padova, è stato immobilizzato l’arto, per un possibile trauma al ginocchio. Imbarellato, l’infortunato è quindi stato trasportato a spalla da cinque soccorritori fino al fuoristrada e da lì al parcheggio, da dove si è allontanato autonomamente con la propria auto.

Mentre percorreva con un gruppo di persone l’Alta via carnica, un escursionista tedesco, F.H.B., 62 anni, è scivolato dal sentiero in cresta nei pressi di Forcella Manzon, ruzzolando per un cinquantina di metri sul pendio che dà verso la Val Visdende. Attorno alle 11 è intervenuto l’elicottero del Suem di Pieve di Cadore che ha individuato il luogo dell’incidente. Medicato e imbarellato, l’infortunato è stato recuperato con un verricello, per essere trasportato all’ospedale di Belluno con un sospetto politrauma. L’eliambulanza ha imbarcato anche la moglie dell’uomo, sotto shock. Pronta a intervenire a Pra’ Marino una squadra del Soccorso alpino della Val Comelico.