ANALISI METEOROLOGICA DEL MESE DI MARZO 2012

ANALISI METEOROLOGICA DEL MESE DI MARZO 2012

Commento generale
Questo mese è risultato molto caldo e meno piovoso del normale, con numerose giornate soleggiate e aria spesso molto secca. Per gran parte del mese sono prevalse condizioni di alta pressione, alternate a frequenti flussi settentrionali di aria mite e secca, con solo due episodi di debole maltempo. Il primo mese della primavera meteorologica, che a volte risulta di stampo invernale, in altre rivela caratteristiche primaverili, quest’anno è risultato tipicamente primaverile per quanto riguarda le temperature, mentre ha mostrato un regime pluviometrico ancora di tipo invernale, ovvero improntato ad apporti generalmente scarsi. I 24 giorni di bel tempo (10 più della media per questo mese) confermano la tendenza ad una maggiore stabilità, che ha contraddistinto gran parte del 2011 e l’inizio di quest’anno.
Le temperature medie mensili sono risultate molto alte per la stagione, ben 4° C superiori alla norma, frutto della frequente presenza sulle Alpi di masse d’aria calda associate ai campi di alta pressione o di correnti miti settentrionali di origine nord-atlantica.
Le giornate più calde si sono avute ad inizio e metà mese e nell’ultima decade. Per quanto riguarda il capoluogo, del quale è disponibile la serie storica più lunga della provincia, iniziata nel 1879, il mese di marzo appena conclusosi è risultato il più caldo in assoluto, superando anche quello del 1959, che deteneva il record di temperatura media più alta.
Le precipitazioni totali mensili sono state scarse, specie sul settore prealpino (a S. Antonio Tortal sono caduti solo 9 mm di pioggia in tutto il mese, nella piovosa Col Indes di Tambre solo 12 mm). I due episodi di maltempo dei giorni 4-5 e 18-19 non hanno apportato piogge consistenti. Non è raro avere mesi di marzo così asciutti (piovve ancora meno nel 2003) ma è molto anomalo invece che anche nei tre mesi precedenti le piogge e le nevicate siano risultate molto scarse. Considerando il quadrimestre dicembre-marzo siamo di fronte alla situazione mediamente più asciutta da quando è nata la rete meteorologica della Regione Veneto (1984-85); se si analizza però tutta la serie storica del capoluogo, si vede come dal 1879 si sono avuti solo altri 5 casi di siccità invernale così accentuata, 4 dei quali fra il 1892 ed il 1921.
In quota le già ridotte altezze del manto nevoso hanno subito una sensibile diminuzione a cause delle alte temperature.
Di questo mese si devono ricordare
Le temperature eccezionalmente alte di inizio mese, con massime di 20.5° a
Caprile, 20° a Gares, 17° sul Monte Avena, 16.5° ad Arabba e 12.5° al
Passo Valles, oltre alle minime notturne primaverili di +9° sul Monte Cesen e sul Crep di Pecol e +4° a Passo Pordoi.
La forte inversione termica del giorno 2, quando alle ore 7 del mattino c’erano +12° sul Monte Avena e -0.5° nella sottostante Feltre
Le forti brezze diurne del giorno 17, con raffica di 52 km/h a Valle di Cadore
Di nuovo le alte temperature a fine mese, con massime di 25.5° a S.Giustina, 22° ad Auronzo, 19° a Sappada e 17.5° a Pescul e a Cimabanche, nonchè la minima di 11° a Villanova di Borca del giorno 3 0, complice il Föhn, che nella serata del giorno 29 ha mantenuto la temperatura su valori insolitamente alti per la stagione (21° a Feltre alle ore 21 e 17.5° ad Agordo alle ore 22).

In tutto si sono avuti 24 giorni soleggiati, 3 variabili e 4 giorni di prevalente maltempo.