Situazione idrica provinciale

Stagionale del tutto anomalo che sta contraddistinguendo l’inverno in corso: piogge pressoché assenti, poche nevicate in quota e di scarsa entità, sole ovunque da ieri e almeno fino al prossimo 6 marzo. «I quattro fiocchi di neve dell’ultimo week-end – precisa la società – non hanno allontanato il rischio siccità per i prossimi mesi: l’allerta è sempre alta e, se continua a non piovere, le conseguenze si faranno presto sentire e si accentueranno in estate».

A confermare l’allerta di Gsp i dati Arpav: da ottobre a metà di febbraio – si legge nel bollettino quindicinale pubblicato on-line nel sito www.arpa.veneto.it – il deficit di precipitazioni nevose è importante: -40% a 2200 m, -65/-75% a 1600-1200 m di quota.

«Questo vuol dire calo d’acqua anche nelle nostre sorgenti – ribadisce la società – assolutamente urgente che l’utenza limiti i consumi allo stretto necessario, per evitare che si estendano gli effetti della graduale carenza idrica che sta interessando un po’ tutte lesorgenti bellunesi». E in questa direzione si sono mossi quasi tutti i Comuni della provincia, che da qualche giorno hanno esposto avvisi che invitano l’utenza a limitare i prelievi dall’acquedotto: «Una misura preventiva indispensabile – spiega la società – per la quale abbiamo avuto ampio supporto da parte delle amministrazioni comunali».
Intanto a Rucavà di Colle Santa Lucia, da ieri e per tutto oggi, a causa della mancanza d’acqua in sorgente, si è provveduto ad alimentare la rete idrica locale con le autobotti dei Vigili del Fuoco. Al momento la situazione sembra essersi stabilizzata, ma il monitoraggio di Gsp proseguirà anche nei prossimi giorni.

Continuano, intanto, anche i rifornimenti con autobotti alla vasca di Calchere in comune di Cencenighe Agordino per garantire l’erogazione alle 400 utenze del capoluogo e di Coi.
«Davenerdì – spiega la società – alimenteremo il serbatoio di Calchere attraverso una temporanea linea acquedottistica che prende l’acqua in eccesso dalle reti idriche di Vallada. Una misura urgente – spiega la società – realizzabile solo ora perché vi è un graduale innalzamento delle temperature esterne: prima vi era il concreto rischio che la condotta potesse ghiacciare». Anche per il passato Gsp aveva fatto ricorso a questo collegamento temporaneo: «Doveroso, da parte nostra, ricorrere alle interconnessioni tra acquedotti laddove possibile: qui è fattibile sia tecnicamente che in termini di disponibilità idrica. Non solo, questo sistema ci permetterà nei prossimi giorni di ridurre i viaggi delle autobotti dei Vigili del fuoco: sono servizi che, per quanto utili, hanno un costo». Segnali di carenza idrica diffusa arrivano anche da Voltago Agordino, San Tomaso, Alleghe (Masarè), Rocca Pietore (zone di Caracoi e Cimai), Mellame (Arsiè), 21 febbraio 2012 – Continua a destare preoccupazione in Bim Gsp l’andamento