TAVOLO DI APPROFONDIMENTO A SEDICO SULLE UNIONI DEI COMUNI IN VISTA DELLA NUOVA LEGGE REGIONALE – BOND (PDL): “NESSUNA IMPOSIZIONE DA VENEZIA”

TAVOLO DI APPROFONDIMENTO A SEDICO SULLE UNIONI DEI COMUNI IN VISTA DELLA
NUOVA LEGGE REGIONALE – BOND (PDL): “NESSUNA IMPOSIZIONE DA VENEZIA”

PREVISTA LA PROSSIMA SETTIMANA UNA GRANDE RIUNIONE TRA TUTTI I SINDACI DEL
BELLUNESE PER PARLARE DELLA NUOVA GOVERNANCE DEL TERRITORIO

“Le decisioni sulla gestione associata dei servizi e delle funzioni dei comuni
non devono essere imposte da Roma o da Venezia, ma devono essere condivise con
il territorio per essere realmente efficaci. Serve promuovere un ampio
confronto fra tutti i sindaci per arrivare a una legge forte e unitaria”.
E’ questo l’appello che il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale Dario
Bond ha lanciato questa mattina a Sedico nel corso di una riunione di
approfondimento sulla proposta di legge 196 attualmente in discussione a
Venezia, norma che vuole andare a disciplinare l’esercizio associato di
funzioni e servizi comunali sul territorio veneto.
“E’ una legge necessaria e improrogabile perchè va ad attuare precise
disposizioni arrivate dal Governo centrale”, spiega Bond. “La Regione, dal
canto suo, può far valere le sue specificità territoriali e studiare una
normativa più vicina alle varie esperienze amministrative”.
Da qui il confronto di questa mattina in municipio a Sedico tra alcuni
amministratori locali del Bellunese e il dirigente Maurizio Gasperin della
Direzione Enti locali della Regione Veneto. Tra gli esponenti locali, Massimo
Tegner, presidente veneto della Consulta dei piccoli comuni dell’Anci, Ennio
Vigne, presidente della Comunità montana feltrina e dell’Uncem regionale, Loris
Scopel, sindaco di Seren, Bruno Zanolla, vicesindaco di Quero, Moreno De Val,
sindaco di San Tomaso e Giovanni Piccoli, sindaco di Sedico. Con loro anche
Dario Menara, direttore dell’Anci veneto.
Ognuno ha portato la propria esperienza di amministratore, rilevando la
necessità di arrivare a una legge capace di partire dal territorio senza traumi
o fughe in avanti. Mentre Bruno Zanolla, ad esempio, ha parlato dell’esperienza
positiva dell’Unione dei comuni Setteville (che da circa dieci anni regola i
rapporti tra Quero e Vas), il sindaco Loris Scopel si è interrogato sulla
necessità di individuare zone omogenee per la gestione di servizi e funzioni.
“Bisogna capire che ci troviamo di fronte a un cambio radicale nella
governance del territorio ispirata a criteri di efficienza, efficacia e
risparmio”, ha detto Bond, che contemporaneamente ha auspicato un incontro
allargato a tutti i sindaci del Bellunese. Incontro che potrebbe avvenire già
nei primi giorni della prossima settimana su impulso del Consorzio Bim Piave
guidato da Piccoli.
“Sul tema c’è ancora un po’ di confusione”, prosegue Bond. “Quella dell’Unione
dei comuni è un’importante sfida, ma deve essere metabolizzata e procedere con
gradualità. Una semplice imposizione da parte di Roma o di Venezia potrebbe
avere effetti opposti”.
Capitolo parallelo – anche perchè riguarda un’altra proposta di legge – è
quello sul futuro delle Comunità montane, che in un nuovo rinnovato contesto
potrebbero diventare le sedi privilegiate delle Unioni dei Comuni.
“Sono tutte considerazioni attuali e che hanno bisogno di essere approfondite”, conclude Bond. “Ci troviamo di fronte a una delle principali
scommesse del 2012”.