DISORDINI IN VAL DI SUSA – OBBLIGO DI DIMORA PER UN BELLUNESE – LA SOLIDARIETA’ DEL CENTRO BLITZ

C’è anche un ragazzo bellunese tra i soggetti coinvolti nella mega-operazione della procura della Repubblica di Torino contro i disordini registrati nel luglio scorso in Val di Susa. Nel mirino, il cosiddetto popolo No-Tav. A darne notizia nelle ultime ore il centro sociale Blitz di Belluno, di cui il giovane fa parte, che ha diffuso un comunicato a sostegno, spiegando come siano avvenuti arresti, perquisizioni e fermi. Al bellunese – che studia a Bologna – è stato notificato l’obbligo di dimora nella sua casa di Belluno. “Verso le sei del mattino, – si legge nella nota del centro sociale Blitz – il giovane è stato prelevato dalla Digos dalla propria abitazione a Bologna per essere poi condotto in questura dove gli è stato notificato l’obbligo di dimora a Belluno”.
In contemporanea, agenti della Digos di Belluno hanno svolto una perquisizione nella abitazione dei suoi genitori. Per i ragazzi del Blitz una perquisizione fatta con il solo scopo di “intimidire la famiglia”. La disposizione cautelare riguarda la manifestazione del 3 luglio in Val di Susa, dove era presente una delegazione proprio del Blitz. “Quel giorno c’eravamo anche noi – prosegue la nota del centro sociale – Noi che ben sappiamo cosa significa dover lottare giorno dopo giorno in difesa del proprio territorio, continuamente sotto attacco da interessi speculativi, da progetti e opere impattanti e nocive”.
In serata a Belluno è prevista una conferenza stampa.