GRUPPO SOMMOZZATORI CAORLE
IN QUESTI GIORNI DURANTE una delle periodiche uscite di controllo presso L’AREA DEL “OASI MARINA CITTA’ DI CAORLE” i soci del gruppo sommozzatori hanno avuto il piacere di un imprevisto incontro . Verso le ore …15.. mentre si apprestavano a rientrare un piccolo gruppo di Tursiopi una coppia di adulti e,un piccolo si sono presentati sotto lo scafo della Santa Barbara accompagnandola per diverso tempo.
Gli incontri con questi mammiferi marini non sono rari difronte le coste di Caorle SOPRATUTTO IN PRIMAVERA, MA INCONTRARLI D’INVERNO E STATA PROPRIO UNA SORPRESA, anche pensando al più triste incontro avvenuto sulle vicine spiagge di del litorale Adriatico dove il 10 gennaio sono stati rinvenuti spiaggiati due tursiopi ed uno solo è stato salvato.
Il tursiope (Tursiops truncatus, Montagu 1821) o delfino dal naso a bottiglia, è il delfino più studiato e quello più utilizzato nei delfinari per la sua grande abilità nel compiere acrobazie fuori dall’acqua ma anche perché è una delle rare specie di delfini a sopportare la cattività. Spesso è proprio chiamato semplicemente delfino e non tursioipe confondendolo con il delfino comune (Delphinus delphis, L. 1758) diffuso maggiormente nella acqua delle coste orientali dell’adriatico (da Lussino verso la grecia).
Sempre in questi giorni continua l’azione di divulgazione della conoscenza delle bellezze dei nostri mari da parte del comitato scientifico
del Gruppo Sommozzatori Caorle, lo scorso 20 gennaio presso l’auditorium della città di Montebelluna un nutrito gruppo di oltre 80 subacquei dell’area trevisana hanno partecipato ad una conferenza dove protagoniste sono state;
l’oasi marina e le Tegnùe di Caorle.
Prossimamente proprio le immagini di questo recente avvistamento di tursipoi accompagneranno i volontari del Gruppo Sommozzatori nelle loro lezioni presso
le classi terze elementari del locale Istituito Comprensivo di Caorle, dove nel mese di febbraio parleranno agli alunni delle meraviglie della vita marina delle nostre coste.