NUOVO PIANO SOCIO SANITARIO: BOND E PADRIN (PDL) : “FELTRE E BELLUNO SARANNO OSPEDALI DI RETE.

“Belluno e Feltre resteranno ospedali di riferimento per i rispettivi
territori. Questo piano non vuole tagliare nulla, semplicemente occorre fare
ordine in base alle nuove esigenze della popolazione e alle nuove cronicità. Si
sono fatti troppi allarmismi”. Non solo: “Il nuovo piano socio-sanitario del
Veneto sarà ispirato a principi di equità e sostenibilità. I bellunesi non
hanno nulla da temere. Non è previsto alcun accorpamento tra l’Usl 1 e l’Usl
2”. E ancora: “L’ospedale di Lamon diventerà centro provinciale per la
riabilitazione”.
Rassicurazioni a 360 gradi sono arrivate ieri sera nel corso della tavola
rotonda promossa dal Lion’s club di Feltre al ristorante La Casona. A farle
sono stati il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale Dario Bond, il
presidente della V Commissione Sanità Leonardo Padrin e il segretario generale
della sanità del Veneto Domenico Mantoan. I due rappresentanti politici e il
dirigente regionale hanno risposto alle domande di amministratori, associazioni
e operatori, dimostrando come il nuovo piano socio-sanitario del Veneto non sia
un documento fatto di tagli.
A fare il punto è stato soprattutto Bond, che in Commissione Sanità sta
difendendo, tra gli altri, l’emendamento sulla specificità di Belluno in
materia di finanziamenti, norma giudicata buona dallo stesso Mantoan.
Lo schema tracciato in più di due ore di serrato confronto sembra chiaro:
nessun accorpamento fra le due Usl, nessun ospedale chiuso, una nuova
concezione di “rete”. “Perchè mai dovremo stravolgere un sistema che
funziona?”, si è chiesto lo stesso Mantoan. “A nessuno è mai passato per la
testa, per esempio, l’idea di chiudere Pieve di Cadore. Lo stesso vale per
Agordo e Cortina. Molti allarmi sono infondati”.
“La sanità bellunese del futuro”, ha detto il presidente Padrin, “potrà
contare su una rete delle emergenze ancora più efficiente e un sistema di
assistenza ai malati cronici capillare”.
Quanto alle specializzazioni nessun dubbio: “Feltre e Belluno resteranno dei
presidi per la media specializzazione. E’ chiaro che le operazioni più delicate
si faranno altrove come peraltro già avviene. Una bassa casistica non dà
garanzie di una buona sanità”, hanno sottolineato gli esponenti regionali.
La riunione è servita a fare chiarezza anche in vista della manifestazione
prevista per la prossima settimana a Venezia per sensibilizzare sulla tematica
della sanità bellunese: “E’ un’iniziativa che mi sento di sostenere ma deve
essere chiaro che la Regione sta facendo il possibile. Non deve essere una
manifestazione di protesta ma di sostegno a quello che già si sta facendo. Su
questo tema tutti quanti dobbiamo muoverci insieme”.