BOND (PDL) SU RISORSE IDRICHE: “GIU’ LE MANI DAI BACINI BELLUNESI, MURARO FACCIA UN PASSO INDIETRO”

BOND (PDL) SU RISORSE IDRICHE: “GIU’ LE MANI DAI BACINI BELLUNESI, MURARO FACCIA UN PASSO INDIETRO”

“Le cose devono essere chiamate con il loro nome: questo è uno scippo. Spero che il presidente Leonardo Muraro faccia un passo indietro”.

Questa è la reazione del capogruppo del Pdl in Consiglio regionale Dario Bond di fronte alla richiesta di un maggior prelievo di acqua dai bacini a nord formulata dalla Provincia di Treviso nell’ambito dei piani di gestione delle zone Zps. “Non possiamo permetterlo, è una questione di equità e di giustizia. La montagna sta già dando parecchio in termini di risorse idriche e gli amministratori della pianura dovrebbero rendersene conto”.

Bond sottolinea come non si tratti di una “battaglia localistica” bensì di una questione generale: “La montagna è il forziere naturale della nostra regione. Sfruttarla senza ritegno significa sfiancare l’intero ecosistema veneto, senza contare il contraccolpo sull’economia di interi territori”.

Da qui l’appello al Presidente della Provincia di Treviso Leonardo Muraro: “Ogni anno Muraro sale alle sorgenti del Piave, a Sappada, per il rito leghista dell’ampolla. Sa benissimo che il fiume sacro non nasce e non muore solo nella Marca. Piuttosto”, conclude Bond, “affrontiamo una volta per tutte il nodo del bilancio idrico del Piave. Facciamolo insieme consapevoli che la risorsa idrica è preziosa e deve essere gestita con lungimiranza. E questo a tutela di tutti”.