VENETO CAPOLOFILA DEL PROGETTO EUROPEO CULTEMA

Valorizzare le potenzialità della rete delle città murate e dei sistemi fortificati: si incentrerà su questo obiettivo l’impegno della Regione del Veneto, partner capofila del Progetto europeo CULTEMA (Cultural Territorial Marketing) di cui si è svolto oggi a Venezia il meeting di avvio della fase operativa. All’apertura dei lavori sono intervenuti il vicepresidente della giunta veneta Marino Zorzato e Alberto D’Alessandro in rappresentanza del Consiglio d’Europa. Era presente anche il consigliere regionale Pietrangelo Pettenò.

Il progetto della durata di due anni si propone di sviluppare una strategia condivisa di mercato per incentivare gli investimenti, soprattutto privati, nei riguardi del patrimonio culturale: E’ finanziato per un importo complessivo di circa un milione 800 mila euro nell’ambito del Programma UE di Cooperazione Transnazionale SEE Europa Sud Orientale 2007–2013. La Regione del Veneto partecipa con un budget operativo di 400.000 euro.

Il vicepresidente Zorzato ha messo in evidenza come la quantità e la qualità dei beni culturali rappresentino per il Veneto una delle risorse più importanti e anche un fattore chiave di sviluppo economico sostenibile. Tra i campi d’intervento della Regione in materia di presenze culturali, Zorzato ha citato la normativa e gli strumenti di programmazione, l’attenzione per i centri storici e le città murate, le oltre 4000 ville venete. “La conservazione dei beni culturali – ha detto – è una responsabilità nei confronti delle future generazioni”. Zorzato ha parlato anche dell’apporto dei privati, delle opportunità offerte dalla candidatura di Venezia e del Nordest a capitale europea della cultura 2019 e del rafforzamento della collaborazione tra partners di Paesi diversi nella ricerca di pratiche e strumenti innovativi.

Al progetto, oltre alla Regione del Veneto, per l’Italia partecipano il Magistrato alle Acque di Venezia e l’Unioncamere Veneto. Gli altri partners sono di paesi dell’Europa sud orientale appartenenti all’Unione Europea o candidati a divenirne membri. Invece altri soggetti, come il Comune di Venezia e il Consiglio d’Europa, partecipano come osservatori.