INDIVIDUATO DAI CARABINIERI DI ARSIE’ L’AUTORE DI TRE FURTI D’AUTO E DI UNA BICI

INDIVIDUATO DAI CARABINIERI DI ARSIE’ L’AUTORE DI TRE FURTI D’AUTO E DI UNA BICI

I carabinieri della Stazione di Arsiè hanno denunciato all’Autorità giudiziaria un uomo, 45enne residente a Fonzaso, incensurato, nei cui confronti nel corso delle indagini sono emersi inconfutabili elementi di responsabilità in ordine al furto di tre auto e di una bicicletta, oltre al danneggiamento della facciata di un negozio seguito da ingiurie rivolte al proprietario, al quale aveva inviato scritti dal forte tenore offensivo. La prima auto, una Citroen Nemo è stata rubata la notte del 5 ottobre a Seren del Grappa, in località Carbonaia e rinvenuta il giorno successivo a Fonzaso; la seconda, una vettura furgonata Citroen C15 è stata rubata in via Toigo a Fonzaso e ritrovata la mattina successiva a pochi chilometri di distanza; la terza, una Lancia Y, è stata rubata la notte tra sabato e domenica in via Marconi a Fonzaso e ritrovata stamani a Feltre nei pressi dell’Ospedale. In nessun caso vi è stata effrazione, in quanto due delle auto avevano le chiavi sul quadro e la terza sotto il tappetino. Inoltre, dall’interno delle macchine non è stato trafugato alcun oggetto, ma addirittura in una di queste c’era ancora un borsellino riposto da proprietario nel cassettino porta oggetti, con dentro alcuni euro. In una circostanza l’autore del furto ha persino telefonato al derubato per indicargli il posto dove avrebbe ritrovato la macchina, perfettamente intatta, così come le altre. Le indagini avviate dai militari dell’Arma di Arsiè hanno portato rapidamente all’autore dei furti, anche perché all’interno di una delle macchine sono stati rinvenuti indumenti inequivocabilmente riconducibili all’autore del furto, a casa del quale è stata anche rinvenuta una bicicletta rubata a Fonzaso lo scorso 7 ottobre. Messo di fronte all’evidenza dei fatti il ladro d’auto “seriale” non ha potuto che ammettere le sue responsabilità, anche riguardo al danneggiamento della facciata del negozio di Fonzaso, contro la quale aveva versato olio motore esausto, per poi inviare biglietti manoscritti per sfogare il suo risentimento per fatti del tutto insignificanti. L’accusa formulata dai militari è formalmente quelle di furto continuato, ma resta da valutare l’effettiva condizione psichica dell’indagato, il quale non ha saputo fornire alcuna logica spiegazione in ordine ai fatti contestatigli.