BOND E DE BONA (PDL) SU NUOVO PONTE SUL RUDAVOI: “IL BAILEY SARA’ CHIUSO PER DUE SETTIMANE MA L’OPERA SARA’ CONSEGNATA CON LARGO ANTICIPO”

BOND E DE BONA (PDL) SU NUOVO PONTE SUL RUDAVOI: “IL BAILEY SARA’ CHIUSO PER DUE SETTIMANE MA L’OPERA SARA’ CONSEGNATA CON LARGO ANTICIPO”

BOND: “MERITO DELLE NOSTRE SOLIDE IMPRESE LOCALI E DEL BUON LAVORO DI VENETO STRADE”

DE BONA: “CAPOLAVORO INGEGNERISTICO E ARCHITETTONICO. UN SEGNALE DI ATTENZIONE PER LA PARTE ALTA DELLA PROVINCIA”

“I lavori del nuovo ponte sul torrente Rudavoi sono di otto mesi in anticipo sulla tabella di marcia. Significa che Veneto strade e la ditta appaltatrice, la Monti di Auronzo, stanno lavorando bene a dimostrazione che se si opera con le nostre imprese locali difficilmente si sbaglia”. A dirlo è il consigliere regionale del Pdl Dario Bond che in queste ore ha ricevuto importanti notizie dai soggetti che seguono il cantiere dopo il sopralluogo avvenuto nei giorni scorsi accanto a Oscar De Bona e Sandro D’Agostini, rispettivamente consigliere d’amministrazione e responsabile bellunese di Veneto Strade.

“L’opera sarà consegnata in tempi record”, spiega Bond, “anche se occorrerà chiudere il bailey attualmente esistente per almeno due settimane. In questo modo, si potranno realizzare i raccordi tra il vecchio tracciato e quello nuovo”. “Questo significa che il nuovo ponte potrà essere aperto al traffico già entro la fine del 2011 con l’inizio della stagione invernale”, prosegue Bond, “anche se i lavori sul resto della tratta proseguiranno fino all’estate-autunno del 2012”. La chiusura totale al traffico avverrà, con ogni probabilità, nelle prime settimane di ottobre e l’andamento dei lavori dipenderà dalle condizioni meteo. “E’ un disagio inevitabile, ma necessario: è dal 1997 – anno della tragica frana costata una vita umana – che Cortina e Auronzo attendono questa opera”, sottolinea il capogruppo del Popolo della Libertà in Consiglio regionale. “Si tratta di un capolavoro architettonico e ingegneristico”, afferma, dal canto suo, Oscar De Bona. “Un’opera fatta in curva e dalla campata lunga. Questo significa maggiore sicurezza in qualsiasi situazione metereologica”. “Fa piacere poi che a occuparsene sia una ditta auronzana che negli anni ha acquisito una grande capacità tecnica. Per noi bellunesi deve essere un piccolo vanto”, prosegue De Bona, convinto della necessità, oggi più che mai, di concentrarsi su altri punti neri della viabilità dell’Alto Bellunese: “Io e il mio collega Quinto Piol con tutte le parti istituzionali stiamo lavorando anche su questo. Penso alla necessità, per esempio, di intervenire sulla viabilità Una cosa è certa: la parte alta della provincia merita la stessa attenzione della parte bassa. Anche per questo lavoreremo per ottenere una percentuale adeguata di risorse, pari almeno a quella assegnata al Bellunese nel primo piano triennale di Veneto Strade”, l’impegno di De Bona.