Confcommercio Belluno: la Provincia sia unita per difendere il territorio

Confcommercio Belluno: la Provincia sia unita per difendere il territorio

La manovra di Ferragosto ha fatto tremare la Provincia di Belluno che per ora non sarà toccata dalla scure del legislatore, ma fino a quando?

“Abbiamo bisogno di unire le voci di tutti per far comprendere che vanno eliminati gli sprechi, non gli enti che hanno un ruolo vero per tutelare i cittadini e le imprese. Nel nostro territorio Provincia e Comuni servono, eccome!”

Il presidente di Confcommercio Belluno, Franco Debortoli, torna sull’argomento, chiedendo unità tra tutti gli attori, oltre gli schieramenti. Il riferimento è al Consiglio Provinciale di martedì 30 agosto durante il quale si discuterà di un ordine del giorno da trasmettere al Governo in difesa della nostra Provincia. “Questo è il momento di superare gli steccati e le polemiche di tipo ideologico per far comprendere a Roma che la nostra Provincia ha bisogno di essere unita e di avere i propri punti di riferimento anche di carattere politico amministrativo. Togliere la Provincia di Belluno significa impoverirla, significa privare i cittadini e le imprese che in essa vivono e operano dei supporti indispensabili. Per questo mi appello a tutti i consiglieri provinciali di maggioranza e di opposizione di lasciare da parte le divisioni partitiche e trovare un accordo su un ordine del giorno unitario e condiviso che serva ad evidenziare le motivazioni reali della necessità di mantenere in vita la nostra Provincia ed anzi di darle tutti gli strumenti, anche di carattere economico, normativo e regolamentare, per continuare ad essere il punto di riferimento per il territorio.”

“Usciamo da facili slogan e condividiamo l’obiettivo di una Provincia unita, autonoma e efficiente. Quando avremo fatto questo potremo anche dedicarci al dibattito sulle responsabilità e alle diatribe tra partiti, ma non ora; dividendoci, si fa il gioco di chi ci vuole male.”

“Quando la casa brucia abbiamo il dovere di cercare di spegnere l’incendio, non di aspettare che tutto vada in cenere per dare poi la colpa a qualcuno”, conclude Debortoli.