BOND (PDL) SU 100 E LODE: “BASTA DISPARITA’ DI TRATTAMENTO TRA STUDENTI VENETI E DEL SUD. SERVE UN’AZIONE FORTE A ROMA. ZAIA INTERVENGA”

BOND (PDL) SU 100 E LODE: “BASTA DISPARITA’ DI TRATTAMENTO TRA STUDENTI VENETI E DEL SUD. SERVE UN’AZIONE FORTE A ROMA. ZAIA INTERVENGA”

“Sulla questione della proliferazione di 100 e lode al Sud avevo chiesto un incontro chiarificatore al ministro Mariastella Gelmini che però non mi ha mai risposto. Anche per questo l’assessore all’istruzione della Provincia di Vicenza Morena Martini, che in questi giorni ha sollevato la questione, ha tutto il mio appoggio. E’ ingiusto che ragazzi dello stesso Paese vengano valutati con criteri diversi”. A dirlo è il capogruppo del Pdl in Consiglio regionale Dario Bond dopo che l’ assessore vicentino ha scritto una lettera al preside del liceo Leonardo Da Vinci di Reggio Calabria chiedendogli i verbali dei consigli di classe riguardanti quegli alunni che hanno superato l’esame di maturità con il massimo dei voti, cioè con la medaglia della lode. “Quello della disparità di voti tra regioni d’Italia è sempre stato uno dei impellente di meritocrazia – dobbiamo dare una soluzione. Per questo chiedo al governatore del Veneto Luca Zaia e all’assessore Elena Donazzan di promuovere un confronto sul tema con i loro colleghi calabresi e delle altre regioni del Sud”.

“Voglio sottolineare che qui non c’entra nulla l’eterna diatriba Nord-Sud, ma parliamo di numeri che difficilmente sono interpretabili. Non è possibile che al liceo classico Lollino di Belluno – tanto per fare un esempio – su 23 studenti non ci sia stata nessuna lode (nonostante tre 100), mentre in certe “Per questo chiedo chiarezza”, prosegue il capogruppo del Popolo della Libertà, “anche perché le classifiche si ribaltano quando si prendono in considerazione le prove Invalsi che valutano la preparazione degli studenti con criteri standardizzati in tutta Italia. In questo caso Veneto e Lombardia sono ai primi posti”.

Infine un auspicio: “Spero che alla lettera dell’assessore Martini possa seguire un dibattito nazionale senza pregiudizi né strumentalizzazioni. In solo quelli del Veneto – che potrebbero essere penalizzati nell’accesso alle università a numero chiuso o nell’assegnazione di borse di studio – ma anche quelli del Sud che hanno il illusioni”.