SMASCHERATA DAI CARABINIERI DI FELTRE LA “BANDA” CHE RUBAVA GLI INCASSI DEI VIDEO POKER

SMASCHERATA DAI CARABINIERI DI FELTRE LA “BANDA” CHE RUBAVA GLI INCASSI DEI VIDEO POKER

I Carabinieri della Stazione di Feltre, dopo circa un anno di indagini, hanno individuato un gruppo criminale che durante il normale orario di apertura dei bar scassinava video poker e cambiamonete, asportandone gli incassi. Sulla scorta degli elementi raccolti nel corso delle indagini, il GIP del Tribunale di Belluno Giorgio Cozzarini, su richiesta del PM Roberta Gallego, ha emesso tre ordinanze di custodia cautelare in carcere nei confronti di altrettanti cittadini rumeni, tutti quarantenni abitanti a Milano, pluripregiudicati per reati specifici, due dei quali già rintracciati ed arrestati rispettivamente a nel Capoluogo lombardo dai Carabinieri della Compagnia Duomo e dal posto di Polizia di frontiera italo-sloveno di Trieste-Fernetti. Il terzo invece è tuttora latitante. Altri tre indagati, loro complici, sempre rumeni, sono stati denunciati, in stato di libertà, alla Procura della Repubblica di Belluno. La tecnica usata consisteva nel distrarre gli esercenti mentre uno dei complici forzava le macchinette, nonostante la presenza di altri clienti. La sequenza di furti ha avuto inizio il 24 luglio 2010 quando portarono via l’incasso dei video poker, circa 2100 euro, dal Bar Principe di Feltre; il 4 agosto 2010, ancora a Feltre, circa 1000 euro dal Bar Rondò; il 22 gennaio 2011 altri 2.200 euro dal Bar Tropical Drink di Borso del Grappa (TV); il 4 febbraio 2011 2.200 euro dal Bar Cikketteria di Feltre; il 5 febbraio 2011 circa 1400 euro dal Bar The Break di Belluno; lo stesso giorno, sempre a Belluno, circa 1300 euro dal Bar Plao di Salce; sempre il 5 febbraio 2011 circa 1500 euro dal Toto Bar di Sedico; Il 23 marzo 2011 altri 500 euro dal Bar Fornaci di Quero. Nel mese di agosto 2010 e nel febbraio 2011 tentarono anche presso il Mai dire Bar di Feltre e il Bar Millegusti di Quero, senza però riuscirvi. Dalle indagini di furti analoghi a danno di locali pubblici di tutto il nord Italia. Per l’accertamento dei fatti si sono rivelate particolarmente utili le immagini registrate dalle telecamere presenti in alcuni dei locali e le testimonianze fornite dagli stessi esercenti. nonostante, per risalire agli autori dei “colpi” messi a segno, è stato necessario sviluppare complesse tecniche d’indagine, anche perché le autovetture utilizzate dal gruppo criminale non erano in alcun modo riconducili agli stessi. Per evitare il ripetersi di analoghi fatti, l’Arma di Feltre suggerisce agli esercenti di prestare molta attenzione nei confronti di persone sconosciute che si aggirano all’interno dei rispettivi locali, segnalandone tempestivamente la presenza al 112.